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Madonna di Campiglio, inaugurato il sentiero senza barriere di Nambino

sab 10 giu 2023 15:06 • Dalla redazione

Il rinnovato sentiero B06 Patascoss-lago di Nambino diventa ‘per tutti’

MADONNA DI CAMPIGLIO. Il rinnovato sentiero B06 Patascoss-lago di Nambino diventa ‘per tutti’ grazie ad un progetto corale nato dalle componenti sociali - l’idea è stata di Anffas (Associazione nazionale famiglie di persone con disabilità intellettiva e/o relazionale) Trentino-sede di Tione e dell’Associazione “Amici dei sentieri” di Campiglio - e reso possibile dall’impegno delle istituzioni - Provincia autonoma di Trento tramite il Servizio Sova (Servizio per il sostegno occupazionale e la valorizzazione ambientale), Comune di Pinzolo e Parco naturale Adamello Brenta. Numerose le persone presenti alla cerimonia, comprese la Giunta provinciale che ha tenuto la seduta ieri ai piedi delle Dolomiti di Brenta, e varie autorità in rappresentanza delle istituzioni del territorio. Dopo il taglio del nastro a Patascoss, i partecipanti hanno percorso il sentiero raggiungendo il rifugio Nambino per il pranzo.

“Partendo dall’idea iniziale di Aldo Collini e ringraziando tutta la filiera, devo sottolineare il contributo di chi ha lavorato a quest’opera, cinque lavoratori del nostro Progettone. Sono loro i protagonisti di un intervento importante che non è l’unico di valore per il nostro territorio realizzato con il Servizio Sova e le cooperative che collaborano. È l’occasione di fare del bello e anche del bene” così l’assessore provinciale allo sviluppo economico, ricerca e lavoro Achille Spinelli, partecipando all’inaugurazione del nuovo percorso sbarrierato assieme al presidente della Provincia autonoma Maurizio Fugatti, del vicepresidente Mario Tonina, degli assessori Stefania Segnana, Giulia Zanotelli, Roberto Failoni e Mattia Gottardi. Presenti anche il direttore generale della Provincia Paolo Nicoletti e il dirigente Maurizio Mezzanotte, responsabile del Sova-Progettone che ha realizzato il tracciato.
Numerosi gli interventi, che hanno dato merito ai principi di solidarietà e inclusività che hanno guidato l’idea e la realizzazione del progetto.

“Il tema della montagna e del turismo accessibili - ha affermato il presidente di Azienda per il Turismo Madonna di Campiglio Tullio Serafini che ha introdotto gli interventi - è alla nostra attenzione e lo stiamo affrontando con impegno”. “Vivo questo momento con emozione - ha aggiunto il sindaco di Pinzolo Michele Cereghini - e desidero citare le due persone che non solo hanno proposto l’idea, ma sono state lo sprone per la sua realizzazione, Aldo Collini (“Amici dei sentieri”) e Claudia Morelli (Anffas). Madonna di Campiglio, quando vuole, sa impegnarsi anche nel sociale, e il progetto che inauguriamo oggi trasferisce il messaggio che Campiglio e la Val Rendena vogliono essere inclusivi”. Anche l’assessore al patrimonio e foreste del Comune di Pinzolo Luca Vidi ha ringraziato gli autori dell’idea, non solo per aver voluto e chiesto il nuovo sentiero, ma per la sensibilità che sono riusciti a diffondere nel percorso di attuazione. Per Monica Marinelli, vicepresidente del Parco Naturale Adamello Brenta, “quanto oggi vediamo è il risultato di un lavoro di squadra, di una forte collaborazione tra enti che vede uniti in un progetto positivo uomo e ambiente, da replicare in altri contesti”.

Il presidente di Anffas trentino Luciano Enderle, di fronte alla buona pratica del sentiero realizzato a Campiglio, ha evidenziato come “tutta la comunità, intesa in senso lato, deve tendere all’inclusione sociale. Le Dolomiti devono diventare patrimonio di tutte e tutti”. Gli ha fatto eco Claudia Morelli, responsabile di Anffas Tione, che ha dichiarato come “il progetto del sentiero diventato accessibile sia vissuto dalle famiglie con persone disabili, che tutti i giorni salgono un sentiero di vita ripido e pieno di ostacoli, come un successo e una rivincita. Chi ha lavorato a questo progetto ha operato in modo inclusivo, creando un luogo di benessere per tutti”. Parole di plauso anche da Albino Collini dell’Associazione “Amici dei sentieri” e da Massimo Bernardoni, presidente del Comitato paralimpico trentino che ha concesso il proprio patrocinio al progetto.

 

Il sentiero Il nuovo percorso B06 Patascoss-lago di Nambino, reso ora accessibile a tutti, è lungo 1,8 km e si percorre in 45 minuti: si parte dal pascolo alpino di Patascoss e si attraversa il bosco per raggiungere la meta a 1.718 metri di altitudine. Il costo dell’opera è stato di 280.000 euro complessivi: 30.000 euro più la progettazione e il piano di sicurezza dal Parco naturale Adamello Brenta, 100.000 euro dal Comune di Pinzolo e 150.000 euro dalla Provincia autonoma di Trento che, tramite il Servizio Sova, si è occupata dell’organizzazione generale del lavori, della direzione e della realizzazione dell’intervento con il personale operaio del Progettone. Diventato inclusivo e accessibile, il sentiero è stato realizzato seguendo una modalità di esecuzione lavori a basso impatto ambientale: mentre i lavori avanzavano si lasciava dietro l’opera quasi completata, salvo alcune finiture e alcuni dettagli. Cinque operai Sova vi hanno lavorato per 2,50 mesi, numerosi tecnici hanno contribuito con le proprie competenze al progetto e un ruolo importante lo ha svolto, nell'esecuzione lavori, dal livellamento del tracciato all’installazione delle staccionate e di altri elementi in legno, il Consorzio lavoro ambiente (Cla) con le cooperative Dinamicoop di Borgo Chiese e Rabbiese di Rabbi.



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