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La Val compie 50 anni

sab 29 lug 2023 14:07 • Dalla redazione

In dieci lustri 700 firme e oltre 2200 i contributi pubblicati

MALÉ. Compie 50 anni “La Val”, il notiziario del Centro Studi per la Val di Sole. Nel tardo pomeriggio di ieri, in una conferenza stampa che si è tenuta al Museo della civiltà solandra di Malé, il direttore Alberto Mosca ha illustrato il numero celebrativo dell’importante anniversario. Un’edizione che per l’occasione presenta una copertina tutta d’oro, colore scelto per simboleggiare i dieci lustri di storia e di attività a collegamento tra gli oltre mille soci e l’associazione.

Nato come semplice bollettino con lo scopo di rimanere in contatto con la base sociale, negli anni è diventato un importante notiziario culturale con oltre 700 firme e oltre 2200 i contributi pubblicati. “La Val”, oltre a dare conto dell’attività sociale dell’associazione, ha saputo proporre interessanti approfondimenti sulla storia, sull’arte, sull’etnografia e sulla cultura, in generale, della Val di Sole, riuscendo anche valorizzare le ricchezze e le peculiarità del territorio come ad esempio artisti e musicisti contemporanei.

Nel numero, che è arrivato in questi giorni nelle case dei soci, si ripercorre brevemente la storia del notiziario, unendo diverse voci: quelle che vengono “da dentro” il Centro Studi e quelle che, con uno sguardo “da fuori”, arrivano da chi fa cultura su più vasta scala come, ad esempio, quelle di Cristoforo Gorno Tempini, noto autore tv di programmi di divulgazione scientifica e storica, Francesca Mazzalai, giornalista trentina di origine e conduttrice di diverse trasmissioni di divulgazione culturale a livello nazionale, Italo Franceschini, presidente della Società di Studi Trentini di Scienze Storiche APS, e Marco Mondini, professore di storia contemporanea all’Università di Padova e volto noto della tv su Rai Storia. Sono intervenuti, Michele Bezzi, Federica Costanzi, l'assessore alla cultura di Malé Michele Zanella, Dario Bezzi, Salvatore Ferrari, Paolo Magagnotti, l'assessore regionale Lorenzo Ossanna e infine il presidente del Centro Studi Marcello Liboni.

 



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