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Presentato l’Atlante dell'architettura trentina 1900-2009

ven 15 set 2023 11:09 • Dalla redazione

Online all’indirizzo: www.atlantearchitetturatrentina.it

TRENTO. L’architettura come testimonianza privilegiata per conoscere e comprendere il Novecento: il racconto di una storia di cambiamenti geografici, politici, sociali e culturali ma anche il punto su un tema delicato e su una risorsa preziosa per il futuro. Se ne è parlato nella Sala delle Marangonerie del Castello del Buonconsiglio, in occasione della presentazione dell’"Atlante dell'architettura trentina 1900-2009", risultato di un percorso di partecipazione, analisi e documentazione curato dall’Osservatorio del paesaggio. Si tratta di uno strumento di conoscenza, studio e confronto facilmente accessibile all’indirizzo www.atlantearchitetturatrentina.it.

L'evento è stato aperto da alcuni interventi tecnici da parte di dirigenti pubblici ed esperti.

Roberto Andreatta, dirigente generale del Dipartimento competente in materia di territorio ha proposto una panoramica degli strumenti urbanistici attualmente a disposizione. Ha evidenziato come l’Atlante rappresenti un importante tassello di un mosaico più ampio perché la conservazione degli edifici va di pari passo con gli utilizzi, in un contesto che deve fare i conti con la salvaguardia del suolo e con il riuso, ma anche col mercato immobiliare e la pianificazione, e che vede dunque coinvolti diversi attori. Ha parlato di uno strumento di ricognizione e raccolta, importante anche per individuare forme di tutela attiva.

Gianluca Cepollaro, responsabile di Tsm – step Scuola per il Governo del Territorio e del Paesaggio, ha parlato dell’Atlante in relazione ad un lavoro più ampio che vede realizzati strumenti come l’Atlante dei paesaggi terrazzati, l’Atlante popolare dei paesaggi, il Premio fare paesaggio: progetti che hanno la caratteristica comune di mettere assieme conoscenza e intervento, attraverso sostegni e bandi in favore degli interventi messi in campo dalla comunità. Ha sottolineato inoltre che si sta facendo il tentativo di alzare lo sguardo e integrare i vari ambiti coinvolti.

Giorgio Tecilla, dirigente dell’Umse Urbanistica della Provincia – Osservatorio del paesaggio, ha illustrato gli obiettivi dell’Atlante, che racconta una storia complessa ma ricca e affascinante. Ha posto l’accento sull’importanza del riconoscimento sociale del valore del patrimonio architettonico. Ha parlato anche degli effetti dello sviluppo economico nel dopoguerra, processo che ha avuto effetti anche sul paesaggio. Quello che si vuole trasmettere con l’Atlante, ha spiegato, è che l’architettura racconta l’evoluzione e le differenze delle diverse fasi storiche che il Trentino ha attraversato. Uno strumento dunque che vuole essere utile per i proprietari, per i pianificatori, i progettisti e le imprese edili. Ma anche uno strumento aperto per accogliere ulteriori materiali e informazioni.

Laura Gobber, dell’Umse Urbanistica della Provincia - Osservatorio del paesaggio, è entrata nel dettaglio dei contenuti del nuovo strumento.

Massimo Martignoni, docente presso la Nuova Accademia di Belle Arti di Milano, è intervenuto sul tema “Una terra di architetti”, proponendo una panoramica storica sulle personalità più note nell’ambito dell’architettura trentina.

A seguire si è tenuto una tavola rotonda dal titolo "Il patrimonio architettonico del Novecento tra tutela, valorizzazione e gestione delle trasformazioni: approcci, strategie, strumenti".

Si sono confrontati Edoardo Arlanch, Ordine degli Ingegneri della Provincia di Trento, Fabio Campolongo, Soprintendenza Beni Culturali della Provincia, Emiliano Leoni presidente del Circolo trentino architettura contemporanea, Paola Pettenella, responsabile degli archivi storici del MART, Maurizio Rossini, CEO di Trentino Marketing, Sara Sbetti, del Comune di Trento, Cristiana Volpi, Docente di Storia dell’architettura presso Unitn.

Ha moderato la tavola rotonda Davide Fusari, vicepresidente dell’Ordine degli Architetti PPC della Provincia di Trento.



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