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A Rabbi alla scoperta del sistema maso

mer 04 ott 2023 09:10 • By: almo

Lezione ed escursione per tecnici promossi da TSM

RABBI. Una giornata in Val di Rabbi per un viaggio-studio alla scoperta dei patriarchi, ovvero “l’edificio e il sistema maso”. Lo hanno svolto una trentina di iscritti tra tecnici e professionisti (architetti, ingegneri, geometri, agronomi e forestali), funzionari del sistema pubblico, promosso da Trentino School of Management.

Un primo momento introduttivo ha visto gli interventi di Mauro Pancheri, vicepresidente del Centro Studi per la Val di Sole; Annibale Salsa, antropologo, presidente Comitato scientifico Tsm|step; Paolina Moroder, direttrice del Museum Gherdëina. Quindi l’escursione con visita dei masi della Val di Rabbi organizzata dal Settore Trentino del Parco Nazionale dello Stelvio.

Il progetto riprende le esperienze realizzate dal 2019 al 2022, centrate sulla conoscenza dell'uso del legno e della pietra nella tradizione alpina fino ai progetti contemporanei di architettura. A partire infatti dal 2019, la Tsm|step ha avviato una riflessione sui materiali da costruzione in relazione al paesaggio, combinando aspetti teorici con il saper fare degli operatori. Legno e pietra costituiscono dei veri e propri “presìdi del paesaggio”, che caratterizzano gli spazi edificati, contrassegnando in modo singolare i diversi ambienti di vita. In particolare il percorso formativo è focalizzato sul maso in quanto testimonianza materiale del paesaggio storico di montagna e quindi bene culturale diffuso della civiltà alpina. L'edilizia rurale dei masi e le relative tecniche costruttive emergono come risposta ingegnosa dell'uomo a una serie di problemi legati all'abitare lo spazio montano, esprimendo nelle soluzioni formali escogitate una diretta consequenzialità con le funzioni svolte, come stabilità strutturale, protezione termica, aderenza al clima, all'economia agricola, alla reperibilità dei materiali in loco (legno e pietra), svolgendo un ruolo fondamentale di integrazione con il paesaggio.

Assumendo come unità di riferimento il “sistema maso”, è possibile accedere alla comprensione della complessità dell'azione umana necessaria a rendere vivibile la montagna, caratterizzata da un'azione di sottrazione (con il disboscamento e il dissodamento di vaste aree pendenti) e di addizione (con la creazione dei prati e la costruzione di strutture e infrastrutture come sentieri e muri a secco) e di cura (con l'agricoltura e l'allevamento). Così mentre "l'edificio maso”, costituito essenzialmente dai materiali pietra e legno, sarà assunto come unità di analisi per il recupero dell'edilizia rurale tradizionale, il “sistema maso” sarà assunto come unità di analisi per la rigenerazione paesaggistica.



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