TRENTO. Aumento della sicurezza per l’uomo in convivenza con la specie orso: cosa sta facendo la Provincia per la Val di Sole? Lo chiede in una interrogazione la consigliera provinciale di Casa Autonomia.eu, Paola Demagri. In particolare, Demagri interroga la giunta provinciale per sapere “come intende migliorare l’impatto della specie orso sulla popolazione in particolar modo da subito in Val di Sole”.

In premessa Demagri giudica “la proposta di modifica della legge 9/2018 come “polvere negli occhi più che un provvedimento davvero rivoluzionario sul fronte della gestione della specie orso”.

Infatti se è di otto orsi il numero massimo di prelievi annui per tre anni, “per procedere nulla cambierà rispetto al quadro normativo vigente”. Per Demagri serve “urgentemente attivare una serie di azioni di relazione con la popolazione”, oltre che di monitoraggio e riconoscimento dei carnivori dannosi e potenzialmente pericolosi.

“Quand’anche arrivassero – prosegue Demagri – gli effetti degli abbattimenti di grandi carnivori faticheranno a farsi sentire dalla popolazione”, tanto che “i pericoli nell’intercettare un orso o un lupo nei boschi del Trentino andranno avanti per un bel pezzo, per non dire sempre. Ecco perché non può bastare un governo che proceda a slogan”, mentre serve “prevenzione e comunicazione specifica”.

“Le persone – conclude Demagri – chiedono di essere rese consapevoli dei pericoli che potrebbero correre, tra poche settimane il numero di orsi riemersi dal letargo aumenterà e non c’è stato un solo passo in avanti”.