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Recupero della vecchia strada al Maset alla Rocchetta, Fugatti: ‘Troppo oneroso sia dal punto di vista tecnico che economico’

mar 06 feb 2024 15:02 • Dalla redazione

Biada invita a pensare a un collegamento alternativo in caso emergenza per non lasciare isolate le valli del Noce

TRENTO. “L’utilizzo della strada in questione potrebbe essere un’alternativa in caso di emergenza anche se purtroppo presenta problemi di rischio dal punto di vista tecnico e ostacoli dal punto di vista economico”. Il presidente della Provincia Maurizio Fugatti commenta così la possibilità avanzata dal consigliere di Fratelli d’Italia Daniele Biada di ripristinare, in caso di emergenza, il collegamento la Rocchetta – Mezzocorona attraverso la vecchia strada al Maset. Il consigliere, durante la seduta del Consiglio provinciale, chiedeva anche se vi fosse allo studio una via alternativa che consenta, in caso di chiusura della strada principale, di non isolare le valli di Non e Sole.

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Uno primo studio sulla messa in sicurezza da crolli risale al 2002: vi emergeva la necessità di realizzare vallo tomi per una lunga tratta di oltre un chilometro. Cosa che faceva già allora stimare i costi in diversi milioni di euro. “Il servizio provinciale competente, nel tentativo di ridurre il più possibile il traffico in condizioni nevose intense, oltre ad attivare i punti di controllo già individuati nell’area della bassa Val di Non ha avviato ulteriori iniziative di informazione e potenziamento della segnaletica in modo da intercettare buona parte dei veicoli commerciali e il passaggio di mezzi pesanti dalla piana rotaliana alle valli del Noce” ha aggiunto il presidente.

“Sulla strada oggetto dell’interrogazione – ha evidenziato Biada - c’è poca visibilità, gli incidenti sono frequenti e sarebbe importante studiare un’alternativa e riattualizzare il progetto di sistemazione della strada del Maset da usare almeno in situazioni di emergenza”. 



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