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Un cuore artificiale più piccolo e meno rumoroso

lun 12 feb 2024 14:02 • Dalla redazione

Presentato a Palazzo delle Albere il progetto portato avanti dall’équipe del cardiochirurgo roveretano Gino Gerosa

TRENTO. In occasione della Giornata Mondiale del Malato, nell’androne di Palazzo delle Albere a Trento è stato presentato il nuovo progetto di cuore artificiale messo a punto dall’equipe guidata dal professor Gino Gerosa, cardiochirurgo roveretano. Il progetto è stato finanziato con 50 milioni di euro. 

L'evento - un talk a più voci sulle frontiere della cardiochirurgia - curato da MUSE e Mart in collaborazione con l'Aido (l'Associazione italiana per la donazione di organi, tessuti e cellule), ha richiamato più di 100 persone. Presente anche l’assessore provinciale alla salute Mario Tonina, che ha ribadito l'importanza della ricerca e della formazione di nuovi professionisti.

Il progetto del nuovo cuore artificiale è stato presentato in anteprima assoluta dal suo ideatore, il cardiochirurgo Gino Gerosa, oggi direttore dell’Unità Operativa Complessa di Cardiochirurgia dell’Azienda Ospedale-Università di Padova e del Centro Gallucci di Padova. Nato a Rovereto, Gerosa è famoso nel mondo per i suoi trapianti di cuore “estremi” pienamente riusciti, con i quali ha talvolta sfidato limiti e divieti normativi pur di salvare vite umane.

“Ogni anno in Italia – ha ricordato lo specialista – sono in media 700 i pazienti cardiopatici iscritti alle liste d’attesa per un trapianto. Di loro meno del 30 per cento riceve un cuore nuovo a causa dell'insufficiente numero di organi provenienti da donatori”. 

Instancabile ricercatore di soluzioni scientifiche che possano ovviare alla scarsa disponibilità di cuori umani rispetto al gran numero di persone in attesa di un trapianto, nell'ultimo decennio Gino Gerosa ha messo a punto il progetto di un cuore artificiale innovativo.  

"Il nuovo progetto di ricerca, che sta per prendere avvio grazie a un’importante fonte di finanziamento (grazie ai vari finanziatori pubblici e privati che hanno scelto l'anonimato è stato raggiunto l'obiettivo dei 50 milioni di euro di risorse necessarie), riguarda la creazione di un prototipo di cuore artificiale che sia più piccolo e meno rumoroso di quelli già attualmente esistenti e che, al momento, vengono utilizzati come una sorta di "organo ponte", prima dell'impianto di un nuovo cuore naturale”, spiega Gerosa.

Una volta realizzato e reso disponibile, il nuovo cuore artificiale potrebbe salvare solo in Italia fino a 300 pazienti in più all'anno. E avrebbe un enorme impatto sui trapianti in campo internazionale.  

La serata si è aperta con i saluti istituzionali da parte dei presidenti di MUSE e Mart Stefano Zecchi e Vittorio Sgarbi (in video-collegamento).

A seguire, ha preso parola l’assessore provinciale alla salute Mario Tonina: "Attraverso l’importante partecipazione della cittadinanza a questo momento, si riconosce l’importanza del lavoro svolto - con grandi risultati - dal professor Gerosa e dalla sua équipe. Professionalità e passione guidano la loro opera in favore delle persone colpite da malattie cardiache", ha evidenziato nel suo intervento l’assessore Tonina. “Ringrazio dunque - ha aggiunto - anche a nome della Giunta, quanti hanno promosso questa iniziativa in occasione della Giornata mondiale del malato: in testa MUSE, Mart e Aido del Trentino. L’istituzione della Facoltà di medicina a Trento punta proprio a far crescere la nostra terra di Autonomia, guardando in primis al bene del paziente; la realizzazione del Polo ospedaliero e universitario del Trentino favorirà un ulteriore sviluppo della ricerca e la formazione di nuovi professionisti attraverso un percorso che potrà garantire

 



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