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Patt Val di Sole: 'Garantire la sicurezza pubblica agli abitanti della Val di Sole’

ven 16 feb 2024 14:02 • Dalla redazione

La sezione solandra interviene sul tema degli orsi a seguito dell'abbattimento di M90

TRENTO. “La Sezione del PATT della Val di Sole – si legge in un comunicato - anche a seguito della tragedia verificatasi in Valle lo scorso anno, ritiene doveroso e fondamentale reagire tempestivamente sulla gestione dei grandi carnivori con tutti gli strumenti disponibili, ma ritiene anche che gli stessi vadano potenziati nell’ottica di una reale potestà di autogoverno.

In questo periodo, pur essendo ancora pieno inverno, gli avvistamenti in Val di Sole sono stati numerosi e preoccupanti, purtroppo in molti casi in prossimità dei centri abitati o addirittura all’interno dei paesi, e questo ci fa capire che molti orsi e lupi sono ormai confidenti e problematici e di conseguenza vanno prelevati dal territorio.

Tra poco, con l’arrivo della bella stagione – si legge ancora - nasceranno nuovi piccoli e le femmine andranno in calore, aumentando esponenzialmente le casistiche di avvistamenti e le probabilità di incontri ravvicinati.

Graziadei maggio

Per questo motivo, gli Autonomisti della Val di Sole chiedono che l’intervento praticato per M90 non resti un caso di cronaca, ma costituisca l’avvio di una gestione più responsabile della sicurezza pubblica, prima di dover avere sulla coscienza altri attacchi o, peggio, altri morti.

Oggi, purtroppo, il Rapporto Provinciale Grandi carnivori riporta il dato di una popolazione totale, compresa di cuccioli, che nel 2021 superava i 100 orsi e che, analizzando i dati dal 2015 al 2021, ci porta a stimare una crescita media del 10,3%. Quindi, nel solo Trentino al 2024 il totale stimato certo dovrebbe essere di almeno 121 orsi, numero ben lontano dai 40/60 esemplari stimati per le Alpi Centrali.

Partendo da questi numeri – conclude il comunicato - enormi e impensabili per il nostro Trentino, ricordiamo che il PATT già il 18 aprile 2023 aveva depositato il disegno di legge n.178, che prevedeva la gestione dei grandi carnivori in capo alla Provincia, partendo dalla Direttiva europea Habitat. Ben consapevoli della difficoltà nel cambiare normative che coinvolgono anche il livello statale, sosteniamo convintamente la recente modifica alla legge proposta dalla Giunta provinciale che, in accordo con il Governo (e questa è una novità), consente la riduzione certa di otto esemplari. Un primo passo, ma che va nella giusta direzione”.

 



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