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A Malé la memoria e l'impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie

ven 15 mar 2024 16:03 • Dalla redazione

Appuntamento il 20 marzo a partire dalle ore 19:00, in Piazza Regina Elena

MALÈ. La memoria come impegno. Tenere viva la memoria delle tante vittime di mafia rappresenta uno degli impegni centrali e fondanti dell'attività di LIBERA-Associazioni, nomi e numeri contro le mafie. C’è un filo a unire questi ventidue anni di vita di Libera, e attorno a cui queste due decadi sono trascorse: il 21 marzo, la Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie.

Quest'anno la Giornata si svolgerà a Roma. La Comunità della Val di Sole ed il Comune di Malé, in collaborazione con il Gruppo “Coltiviamo legalità”, vogliono proporre questo momento anche in Valle per dare modo a tutti, Istituzioni, Forze dell'Ordine, Associazioni, cittadine e cittadini, di poter vivere un momento di memoria e di impegno anche nella nostra terra trentina che non è indenne da un fenomeno mafioso potente e capace di infiltrarsi ormai ovunque.

Il cuore della Giornata della Memoria è la lettura dei nomi delle vittime; non si tratta di pronunciare un elenco; l'esercizio della memoria si basa sulla necessità di dare un nome ed un volto ad ognuna delle oltre 1000 donne e uomini vittime per aver contribuito, ciascuno nel proprio ruolo e nel proprio percorso, alla costruzione della giustizia e della legalità.

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L'evento si svolgerà il 20 marzo a Malé, a partire dalle ore 19:00, in Piazza Regina Elena.

La sindaca del Comune di Malé, Barbara Cunaccia e il presidente della Comunità della Val di Sole, Lorenzo Ciccolini, in accordo con il gruppo Coltiviamo Legalità ed i vertici delle Forze dell'Ordine del territorio, hanno scelto di svolgere questo momento nella piazza centrale del capoluogo per far sì che i nomi possano essere ascoltati da tutti, da chi sarà presente all'evento, ma anche da chi vive il luogo centrale della borgata; uno stimolo a riflettere ma anche un segnale forte che le Istituzioni vogliono dare per la costruzione di una rete fatta di cittadini, associazioni, forze dell'ordine capace di costruire una società dove il rispetto della legalità e della dignità delle persone siano base fondamentale.

Gli ultimi nomi ad essere pronunciati saranno quelli di Miran Hrovatin e Ilaria Alpi.

La giovane giornalista di Rai3 ed il suo operatore, infatti, furono assassinati il 20 marzo 1994, dunque esattamente 30 anni fa. Di Miran Hrovatin e Ilaria Alpi il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha detto: “Nel loro lavoro, Ilaria Alpi e Miran Hrovatin avevano trovato notizie di traffici illeciti, avevano raccolto testimonianze, stavano compiendo verifiche e riscontri che interpellavano anche il nostro Paese”.

I loro nomi, ha precisato il Presidente, “sono accanto a quelli dei tanti che, in Italia e nel mondo, sono divenuti bersaglio di vendette, vittime di criminali ritorsioni, di crudeli esecuzioni finalizzate a reprimere la autonomia delle persone, a intimidire chi cerca notizie scomode, a imbavagliare il diritto alla verità”.

Per questo l'evento si chiuderà con un breve ricordo della figura di Ilaria Alpi, vittima innocente delle mafie, insieme a Miran Hrovatin, a cura di Giorgio Lunelli, già vice caporedattore della sede Rai di Trento.

 



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