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Si rompe il ghiaccio, donna in acqua

mar 19 mar 2024 11:03 • Dalla redazione

Disavventura per una donna al Doss dei Cembri, immediatamente soccorsa

PEIO. Poteva andare senz’altro peggio a una donna di 26 anni che nella giornata di sabato 16 marzo, ha fatto un bagno non previsto, ma forse da preventivare, nelle acque gelide del laghetto al Doss dei Cembri, a circa 2300 di quota. La donna camminava sul ghiaccio quando esso si è spezzato, facendola andare in acqua, in quel punto profonda quasi due metri.

Fortunatamente, libero dal servizio, era nei paraggi un soccorritore dipendente delle funivie del comprensorio sciistico di Peio il quale, attirato dalle urla di aiuto, immediatamente ha lanciato l’allarme alla società che gestisce gli impianti di risalita e, subito dopo, è intervenuto procurandosi una pala con cui, avvicinatosi con prudenza al punto più prossimo alla donna ed allungandogliela dalla parte del manico, è riuscito a darle un appiglio per tenersi a galla.

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Tempestivamente, è intervenuta anche una pattuglia di Carabinieri sciatori della locale Stazione di Cogolo che, allertati dal sistema di soccorso del comprensorio, trovandosi in zona, sono giunti pochi istanti dopo raggiungendo, con la dovuta prudenza, il soccorritore ed aiutandolo, facendo attenzione a non rompere lo strato di ghiaccio a causa del proprio peso, a tirare fuori dall’acqua la ragazza aggrappata alla pala. La donna è stata quindi soccorsa e portata al rifugio, dove ha potuto asciugarsi e rifocillarsi con una bevanda calda, ringraziando di cuore il soccorritore e i militari intervenuti per salvarla.

Si raccomanda prudenza in quota, anche a fronte delle temperature di questi giorni, per la tenuta del ghiaccio e per le valanghe: i Carabinieri sciatori della Stazione di Cogolo, impegnati nei servizi di vigilanza sulle piste del comprensorio di Peio, hanno dovuto sanzionare negli ultimi giorni ben 5 “freeriders”, 3 scialpinisti colti a risalire una pista chiusa per pericolo slavine, più uno sciatore ed uno snowboardista intenti a scendere lungo altre due piste che erano state anch’esse chiuse, con tanto di segnaletica, a causa del forte rischio di valanghe.



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