Cronaca Trento

Trento vuole riscrivere le regole sugli orsi problematici

Il Consiglio provinciale Trento approva all’unanimità la mozione per rivedere il Pacobace presentata da Eleonora Angeli

Trento vuole riscrivere le regole sugli orsi problematici

TRENTO. Mentre a livello nazionale il Senato dà il via libera definitivo al Disegno di legge per il riconoscimento e la promozione delle zone montane, noto come DDL Montagna, la Provincia punta a rivedere il Pacobace, il protocollo interregionale per la gestione degli orsi problematici nell’arco alpino. Con 27 voti favorevoli e uno contrario, il Consiglio provinciale ha approvato in forma emendata la mozione presentata da Eleonora Angeli (Lista Fugatti), che impegna la Giunta a cercare un’intesa con le Regioni e Province alpine per proporre al Ministero dell’Ambiente una modifica dei criteri e delle procedure di intervento in situazioni critiche.

La mozione mira a promuovere una rivalutazione delle misure di gestione — sia energiche che leggere — nei confronti degli esemplari problematici, con l’obiettivo di garantire maggiore sicurezza ai cittadini e agli operatori del territorio. L’assessore competente Roberto Failoni ha espresso parere positivo, apprezzando il recepimento dell’emendamento che ha reso il testo più condivisibile.

Durante la discussione in aula, le posizioni sono state diverse.

Lucia Coppola (Alleanza Verdi e Sinistra) ha difeso il Pacobace, definendolo un documento chiaro e completo, e ha sottolineato che i problemi attuali derivano da una sua applicazione parziale. Ha ricordato l’importanza di strategie preventive come radiocollari, gestione dei rifiuti e recinzioni elettrificate.

Roberto Stanchina (Campobase) ha sollevato dubbi sulla possibilità di modificare il protocollo in modo repentino, proponendo l’inserimento del Comitato Insieme per Andrea Papi nel tavolo tecnico sui grandi carnivori. Daniele Biada (Fratelli d’Italia) ha invece sostenuto con forza la mozione, affermando che la tutela dei cittadini deve prevalere su ogni forma di demagogia ambientale.

Walter Kaswalder (Patt) ha criticato duramente il progetto di reintroduzione dell’orso, definendolo “una follia”, e ha invocato misure drastiche come lo spostamento degli animali e l’autodifesa per i pastori.

Alessio Manica (PD) ha chiesto il voto separato tra premessa e dispositivo, ritenendo la prima poco convincente, ma ha comunque riconosciuto la necessità di rimuovere gli esemplari problematici.

Stefania Segnana (Lega) ha evidenziato la distanza tra le esigenze locali e la percezione nazionale del problema, sottolineando l’importanza di un’azione coordinata con le altre regioni alpine.

In replica, la consigliera Angeli ha respinto la proposta di voto separato, ribadendo di aver già coinvolto i capigruppo e di non aver ricevuto richieste di modifica. La mozione, ha sottolineato, rappresenta un passo concreto verso una gestione più efficace e condivisa del tema orsi, che continua a generare tensioni e preoccupazioni nelle aree montane.