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26 nazioni alla FEM per il meeting internazionale sul bioaerosol

lun 25 mar 2024 11:03 • Dalla redazione

Per quattro giorni 50 scienziati hanno discusso di aerobiologia

TRENTO. Dal 18 al 22 marzo 50 scienziati da tutta Europa si sono riuniti alla Fondazione Mach di San Michele per confrontarsi sui nuovi approcci di rilevamento del bioaerosol, la componente biologica del particolato presente in atmosfera potenzialmente patogena per uomo e piante.

Si tratta del meeting finale dell'Azione COST ADOPT “New Approaches in Detection of Pathogens and Aeroallergens” organizzato dall’Unità Botanica Ambientale del Centro Ricerca e Innovazione FEM.
L’azione COST CA18226 coinvolge complessivamente oltre 140 esperti da vari settori di ricerca per lo studio del bioaerosol.

Il bioaerosol è costituito da particelle quali, ad esempio, le spore di funghi fitopatogeni di piante coltivate e spontanee, e gli aeroallergeni (principalmente i pollini), che costituiscono un potenziale rischio per la salute umana.

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Da qui l’esigenza di campionare e misurare il bioaerosol disperso in aria con idonee tecniche.
Gli approcci innovativi di analisi sono, appunto, oggetto dell’Azione ADOPT, e comprendono tecniche real-time,di biologia molecolare, di fisica dell’aerosol e soluzioni low-cost. L’integrazione e la comparabilità di metodi e dati ottenuti tramite approcci diversi sono anch’essi inclusi negli ambiti d’azione della CA18226.
Il Programma COST (European Cooperation in Science and Technology) è supportato dalla Commissione Europea nel quadro di Horizon Europe, e sostiene la creazione di reti interdisciplinari di ricerca e innovazione , denominate COST Actions.
L’Unità di Ricerca in Botanica Ambientale del Centro Ricerca e Innovazione della FEM studia il particolato biologico aerodisperso, in particolare pollini e spore fungine, dal 1989, valutando gli effetti dei cambiamenti climatici e le implicazioni per la salute umana e delle piante. L’attenzione rivolta all’innovazione tecnologica ha portato le ricercatrici del gruppo ad inserirsi nel panorama internazionale e a sviluppare nuove collaborazioni con i ricercatori impegnati nelle stesse tematiche ed inclusi in questa vasta rete europea.



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