CLES. L"evento più
significativo del territorio, la ricorrenza fondativa dell"identità locale. Ma
anche un"occasione di incontro, crescita e scambio culturale nel segno del
lavoro, della cooperazione e dell"attenzione per la sicurezza. C"è tutto
questo, e non solo, nell"attesa raccolta delle mele, scattata ufficialmente in
questi giorni nelle valli del fiume Noce - Val di Non e Val di Sole - e che,
fino a metà ottobre, coinvolgerà migliaia di agricoltori e raccoglitori locali,
italiani e stranieri, protagonisti di un"esperienza capace di creare legami
nuovi rafforzando quelli esistenti.
Lo sanno bene le famiglie del Consorzio Melinda e delle altre cooperative di APOT, l"Associazione Produttori Ortofrutticoli Trentini che da anni aprono le porte delle proprie case a migliaia di raccoglitori stagionali. Emblematico, in questo senso, il quadro dipinto dalle stime dell"Agenzia del Lavoro della Provincia autonoma di Trento. Lo scorso anno, dicono le statistiche, le assunzioni di lavoratori e lavoratrici straniere in agricoltura in Val di Non sono state più di 11.000 pari a poco meno dell"85% del totale del territorio; quelle registrate in Val di Sole sono state invece oltre 500 (il 60% circa del totale). Più di un quinto sono donne. Romania, Senegal, Polonia e Marocco i Paesi più rappresentati.
"Le settimane della raccolta
rappresentano un momento chiave per il nostro territorio: è in questo periodo,
infatti, che si decide il futuro immediato dell"economia di una valle
fortemente vocata alla coltivazione delle mele, un"attività che, solo nel
nostro Consorzio, coinvolge circa 4.000 famiglie di soci produttori", osserva il
presidente di Melinda e APOT, Ernesto
Seppi.
"La stessa raccolta, inoltre, rappresenta da sempre un"occasione di
confronto e collaborazione che ben si integra con la tradizione cooperativa e
la propensione all"apertura da parte della nostra comunità . In questo scenario
tutti gli elementi si sommano tra loro, creando così amicizia e familiarità tra
ospiti e residenti ma anche, e soprattutto, un vero e proprio modello di
accoglienza fondato sulla reciprocità ". Particolare importanza,
ovviamente, viene attribuita alla sicurezza nel corso dell"attività di
raccolta. Un tema prioritario, soprattutto nel contesto della frutticoltura di
montagna che impone una notevole attenzione nella gestione degli interventi sui
campi in pendenza. Per questa ragione il Consorzio è attualmente impegnato
nell"organizzazione di incontri specifici per condividere con la compagine
sociale le buone pratiche di sicurezza su strada e sul campo e di tutela della
regolarità dei rapporti di lavoro dipendente, realizzati con la collaborazione
del Servizio Lavoro della Provincia autonoma di Trento e dell"Unità operativa
prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro dell"APSS (Azienda Provinciale
per i Servizi Sanitari), diretta da Dario
Uber, e l"Arma dei Carabinieri.
"La sicurezza in campo e su strada è
un tema di straordinaria attualità in una valle a così forte vocazione
agricola", dichiara Guido Quatrale,
Maggiore Comandante della Compagnia di Cles. "Ricordare le buone pratiche di
condotta con i mezzi agricoli sarà senz"altro utile per tutti gli agricoltori
impegnati in questo momento cruciale e strategico della nostra comunità ". Avviate con la raccolta delle varietà
più precoci, come SweeTango e Gala, le operazioni proseguiranno a settembre con
Renetta, Dolcevita e ovviamente Golden. A ottobre, infine, spazio a Morgana e
Fuji. Secondo le stime di Prognosfruit, l"Italia dovrebbe registrare quest"anno
una produzione complessiva di circa 2,16 milioni di tonnellate, un dato
sostanzialmente in linea con il consuntivo 2023. In calo i volumi totali
europei (10,2 milioni di tonnellate) che scendono dell"11% rispetto allo scorso
anno, così come quelli previsti per il Trentino (-7%) e l"Alto Adige (-9%) che
scontano gli effetti delle gelate primaverili. Alta, secondo le prime
rilevazioni, la qualità dei frutti.
