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Il “sogno a cinque cerchi” in Val di Sole

mer 16 ott 2024 13:10 • Dalla redazione

A Malé nuova tappa di avvicinamento a Milano-Cortina 2026

Massimino Bezzi, Pietro De Godenz, Davide Magnini, Davide Bresadola, Alessandro Colombo, Alessandro Daldoss, Stefano Radovan, Lorenzo Cicolini, Massimo Baggia

MALÉ. Le Olimpiadi e le Paralimpiadi invernali di Milano-Cortina sono un’opportunità per tutto il Trentino, non solo per la Valle di Fiemme che ospita alcune gare. Ogni territorio potrà sentirsi protagonista di un evento così straordinario. Partendo da questa premessa il Coordinamento provinciale per le Olimpiadi ha organizzato una serie di incontri sui trerritori, proprio per presentare l’appuntamento olimpico e paralimpico a meno di 500 giorni dalla cerimonia di inaugurazione. Ieri sera, nel Municipio di Malé, in Val di Sole, si è tenuto il secondo incontro di presentazione.

Milano-Cortina sarà la terza edizione italiana dei Giochi Olimpici invernali, dopo Cortina d’Ampezzo (1956) e Torino (2006) e si articolerà su un’area di 22 mila km quadrati con 7 villaggi olimpici e 3 paralimpici. Per questo saranno le Olimpiadi più diffuse di sempre. Circa un terzo delle medaglie in palio saranno assegnate proprio in Trentino che ospiterà 21 competizioni olimpiche, fra sci di fondo, salto speciale e combinata nordica e 39 competizioni paralimpiche, fra para cross-country e para biathlon.

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Dopo il saluto del sindaco, Barbara Cunaccia, del presidente della Comunità di Valle, Lorenzo Cicolini e dell’assessore Massimo Baggia, Pietro De Godenz, rappresentante del Coordinamento olimpico trentino, ha descritto il grande lavoro di avvicinamento in corso, illustrando il funzionamento della macchina organizzativa. De Godenz ha parlato poi dei lavori di rifacimento e miglioramento delle sedi di gara e delle location che ospiteranno gli atleti. "Le sedi - ha detto De Godenz - saranno modificate con interventi puntuali per farle diventare funzionali e attrattive nell'arco di tutto l'anno, sia per gli sportivi che per i turisti. Le Olimpiadi e le Paralimpiadi daranno una grande visibilità alle nostre valli. Non saranno le Olimpiadi della Val di Fiemme o del Trentino, ma le Olimpiadi italiane – ha chiarito De Godenz. Altro aspetto fondamentale dell’appuntamento a cinque cerchi sono i volontari, come ha ricordato Silvia Vaia del Nordic Ski Val di Fiemme. Ne servono circa 2500 in Trentino e a breve cominceranno le selezioni. Saranno impegnati nelle sedi di gara, nell'ospitalità e nelle attività organizzative.   

La serata si è conclusa con le testimonianze di cinque campioni trentini, alcuni della Val di Sole. Alessandro Daldoss, ex sciatore ipovedente, ha raccontato la sua esperienza ai Giochi paralimpici di Sochi 2014. Alessandro Colombo, detentore del record mondiale di dislivello verticale per atleti amputati, ha raccontato cosa significhi salire 14 volte consecutivamente il Monte di Mezzocorona. “Il meglio di noi è soggettivo”, ha sottolineato convinto, "l’importante è non arrendersi mai cercando sempre di migliorare”. Il ventiduenne di Vermiglio, Stefano Radovan, ha svelato i segreti della combinata nordica e i passi da compiere in avvicinamento alle Olimpiadi, mentre Davide Bresadola ha raccontato le sue 3 partecipazioni ai Giochi, come combinatista prima e saltatore dopo. Infine Davide Magnini, classe 1997, di Vermiglio, che non è riuscito a nascondere l’entusiasmo per la prima volta del “suo” sci alpinismo tra le discipline olimpiche.



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