TRENTO. Ricorre oggi, 18 novembre, la Giornata Europea degli Antibiotici, promossa dall’European Centre for Disease Prevention and Control in collaborazione con la settimana mondiale di sensibilizzazione sulla resistenza antimicrobica, organizzata ogni anno dall'Oms per sensibilizzare la popolazione su questa minaccia silenziosa ma concreta, che colpisce non solo le persone, ma anche gli animali e l’ambiente. A livello globale, si stima infatti che, senza un’azione efficace, nel 2050 questa emergenza sarà la prima causa di morte nel mondo e se a livello italiano si stima che la resistenza antimicrobica sia responsabile di circa 10.000 decessi l’anno, il tasso di infezioni correlate all'assistenza sanitaria è dell'8%, lievemente inferiore in Trentino dove si attesta al 7%.
"Da anni ormai sappiamo che molti batteri hanno
sviluppato meccanismi per resistere agli antibiotici, ma è meno conosciuto il
fenomeno definito dagli esperti come 'pandemia silenziosa', ovvero superbug,
batteri sempre più resistenti e capaci di eludere l'efficacia dei farmaci
antimicrobici che stanno diventando prevalenti anche nel nostro territorio.
Questi microrganismi multi-resistenti non solo prolungano i tempi di degenza
ospedaliera, ma comportano anche un aumento dei costi per il sistema sanitario.
Trovo quindi fondamentale, in vista di questa giornata e nell'ambito della
settimana che l'Oms ha dedicato proprio agli antibiotici ribadire l'importanza
di un loro uso prudente", è stato questo il messaggio dell'assessore
provinciale alla salute e politiche sociali, Mario Tonina.
In Trentino si è iniziato a lavorare a una programmazione a
medio termine con il Piano provinciale di Contrasto all’Antibiotico-Resistenza
2022-2025 che fa seguito al Piano nazionale ed è stato adottato dall'esecutivo
la scorsa primavera. Il Piano si basa su un approccio integrato per prevenire e
ridurre questo fenomeno con azioni di sorveglianza e monitoraggio in ambito
umano e veterinario, nonché di prevenzione e controllo delle infezioni, ma
anche di utilizzo corretto degli antibiotici e coinvolge la rete provinciale di
professionisti della salute, strutture sanitarie, allevamenti e comunità, con obiettivi
chiari e indicazioni concrete.
