lun 09 dic 2024 12:12 • Dalla redazione
La rivisitazione del documento è stata presentata dalla Cooperativa Gsh
CLES. Realizzare una serie di Report allo scopo di accendere i riflettori sulle barriere architettoniche e contribuire al loro abbattimento. Questo lo scopo del progetto “Una Valle Accessibile a Tutti” realizzato negli anni dalla Cooperativa sociale GSH in vari paesi della Val di Non, Val di Sole, Valle dei Laghi e dell’Altopiano della Paganella.
La prosecuzione del progetto, che ha coinvolto negli anni le amministrazioni comunali dei paesi interessati, è stata presentata questa mattina a Cles.
“Attraverso le fotografie scattate nei luoghi pubblici dei paesi coinvolti - ha spiegato il presidente della Cooperativa GSH Michele Covi - evidenziamo i limiti che possono essere determinati dalla presenza di scalini, di porte pesanti da aprire o di strade dissestate. Allo stesso tempo siamo portati a riflettere anche sui vincoli e sugli ostacoli sociali che essi pongono alla libertà di scelta e di movimento di chi si trova a vivere in situazioni di limitata capacità motoria, sia essa permanente o temporanea. Attraverso la formazione di una coscienza collettiva più consapevole e più sensibile alle tematiche della ridotta mobilità, crediamo si possa migliorare l'ambiente di vita nelle nostre valli per tutti coloro che vi vivono”.
Dal 2004 GSH, iniziando con il Comune di Cles, ha deciso di promuovere la rilevazione delle barriere architettoniche nei Comuni delle valli in cui hanno sede i servizi della Cooperativa.
Nel 2011 e nel 2014 sono stati elaborati i primi Report nel paese di Revò. Nel 2024 è stata realizzata una nuova mappatura con ulteriori osservazioni che sono state presentate nel corso della conferenza stampa odierna.
“In generale - hanno sottolineato gli operatori di GSH - la situazione relativa all’accessibilità dell’abitato è positiva. Revò è attraversato dalla strada statale 42, che collega i passi del Tonale e della Mendola, e si trova in una posizione di centralità rispetto a diversi paesi o località della Val di Non, mettendoli in comunicazione, come con il capoluogo noneso Cles, attraverso la SP 74 con Casez e l’alta Val di Non, con la SP 28, una strada per la Val d’Ultimo che collega il paese con Lauregno, Proves e Merano, quindi l’Alto Adige. Per questo risulta essere un borgo molto trafficato. L’economia di Revò è basata sulla coltivazione delle mele, sul lago di Santa Giustina sono presenti anche dei vigneti, nel paese è collocato il Consorzio Ortofrutticolo della Terza Sponda, riferimento per i contadini della “Terza Sponda”. Numerosi sono quindi i mezzi pesanti che vi circolano, aumentando anche in questo caso il traffico urbano”.
Per questi motivi - hanno fatto notare i responsabili del progetto - Revò potrebbe essere percepito come un centro pericoloso per la circolazione dei pedoni. “In realtà - spiegano gli operatori - i marciapiedi presenti sono numerosi e molto funzionali. Per esempio, attraversando il paese di Revò provenendo da Cles, sulla SS 42 in via IV Novembre è presente un marciapiede, in via Carlo Antonio Martini ce ne sono addirittura due, su entrambi i lati della strada. Sulla SP 74, in via Jacopo Antonio Maffei, andando in direzione di Casez, è presente un marciapiede che termina a fine paese. Sulla SP 28, in via delle Maddalene, la situazione è inizialmente pericolosa per il transito dei pedoni perché sprovvista di uno spazio adibito al transito pedonale, mentre nei pressi delle scuole troviamo marciapiedi, camminamenti pedonali e attraversamenti”.
Nel Report sono state prese in considerazione tutte le vie del paese, molte delle quali risultano sprovviste di spazi pedonali, ma comunque risultano poco trafficate. Sono state evidenziate barriere architettoniche, come gradini, assenza di rampe, manto stradale sconnesso.
“Situazioni sicuramente risolvibili con piccoli interventi -le conclusioni di GSH- e confidiamo che questo strumento possa essere utile per gli amministratori del Comune e per tutta la comunità quale spunto per migliorare la fruibilità del territorio”.
Presente alla conferenza stampa l'assessore del comune di Novella Monica Flor che ha ringraziato Gsh per il lavoro svolto e sottolineato come "il report rappresenti uno strumento molto utile sia per gli interventi urgenti sia in fase di pianificazione delle nuove opere pubbliche che terranno sicuramente conto delle indicazioni di questo documento".