TRENTO. Le grandi trasformazioni sociali, culturali, scientifiche non possono avvenire se le persone si limitano ad osservarle con scetticismo. Certo, non basta credere in qualcosa perché accada, ma senza credenze, convinzioni, fiducia, talvolta persino fede, gli esseri umani faticano ad accettare e contribuire attivamente ai cambiamenti che avvengono attorno a loro. Per capire meglio come le persone oggi vivano la nascita e diffusione di macchine sempre più intelligenti il Centro per le Scienze Religiose organizza la tavola rotonda “Dobbiamo credere nell’Intelligenza Artificiale?”.
L’incontro, che si terrà il 21 gennaio 2025, alle 16.30, nell’Aula grande di FBK (via S.
Croce, 77, Trento) è l’evento conclusivo del progetto di ricerca REBE – Resilient Beliefs and Beyond, finanziato dall’Euregio Science Fund (2022-2024).
Prendendo spunto da un’attività svolta con due classi
dell’Istituto Artigianelli, i tre ricercatori di ISR impegnati nell’indagine, Paolo Costa, Eugenia Lancellotta e
fbk.eu/link/c/YT0yNjU4Nzk0NjgxMTg5NTM3MjcyJmM9bjdxMyZlPTkxNjY5MDM3JmI9MTQwNTcxMzcxNiZkPXc5czB2Nnk=.CjLYL2KoR595oPDPg10lm_8-ea_RuImy9S6aZSeXW4s" target="_blank">Boris Rähme, dialogheranno con Michela Milano (Direttrice del Centro Digital Society di FBK) e Paolo Traverso (Direttore della Pianificazione Strategica di FBK) circa le convinzioni forti che ruotano attorno alla rivoluzione dell’AI, il loro rapporto con le evidenze empiriche e come tali credenze ne potranno influenzare lo sviluppo nel futuro prossimo.
