CLES. Mattina al pronto soccorso di Cles. Solita situazione, con personale che si fa in quattro e anche di più in un contesto difficile. Cinque in barella nella sala triage, solito via vai. Ma altrettanto interessante è quello che succede fuori dell’ospedale, nei parcheggi dello stesso.
A raccontare l’accaduto è una donna che, qui dalle 6 per aver accompagnato la figlia al pronto soccorso, si è trovata la multa per la sosta prolungata oltre le due ore del disco orario previsto.
26
euro, per non avere correttamente osservato la procedura. Posto che si trovi
posto, e dato per certo che i tempi lunghi, talvolta lunghissimi di attesa vadano
oltre le due ore, il disco orario va cambiato in un certo modo: non si può
cambiare il disco orario e andarsene, ma uscire dal parcheggio già occupato,
cercarne un altro e poi impostare il nuovo orario.
Peccato che già di prima di
metà mattina, in certi giorni l’impresa sia pressoché impossibile. Morale,
una solenne e comprensibile incazzatura sfogata al ritorno in sala: dopo ore di
attesa, anche il conto da pagare. E non è il ticket sanitario. I
casi singoli servono anche per provare a sanare situazioni che presentano
evidenti elementi di criticità. Al di là delle regole del settore parcheggi e
dischi orari, la situazione dell’ospedale Valli del Noce è significativa:
parcheggi pieni anche per tanta gente che piazza l’auto lì non certo per andare
all’ospedale ma per farsi altri tipi di affari o residenti nelle vicinanze. Un
paio di file senza disco orario ci sono, e guarda caso sono quelle sempre
piene, magari per intere giornate. L’area parcheggio è dell’ospedale, che ne
affida con convenzione al comune di Cles la gestione.
Inoltre, il
cittadino che si sente sanzionato ingiustamente può ricorrere. Detto questo, il
problema esiste e non è esclusivo di Cles: vi sono delle criticità, dovute
all’insufficiente numero di posti relativamente all’enorme massa di veicoli in
circolazione; nell’area dell’ospedale, il nuovo parcheggio multipiano dovrebbe
poter risolvere in parte la situazione”. Le
regole sono chiare. Ma il parcheggio dell’ospedale non dovrebbe essere
primariamente, e tranquillamente, a disposizione di chi deve rivolgersi ai servizi sanitari?
