dom 19 gen 2025 09:01 • By: G.C.
A Malé l’incontro organizzato dal Consorzio BIM e dalla Camera di Commercio
Come rispondere ai crescenti costi energetici e alle problematiche legate alla sostenibilità ambientale?
La soluzione in Val di Sole potrebbe arrivare dalle Comunità Energetiche Rinnovabili, forma di cooperazione che promuove la produzione di energia da fonti rinnovabili e il suo consumo su un piano locale, ponendo al centro gli obiettivi di autosufficienza energetica e benessere collettivo.
Il tema delle CER è stato al centro dell’incontro organizzato venerdì 17 gennaio dalla Camera di Commercio e dal BIM Adige, evento che ha visto la partecipazione interessata di oltre novanta persone nella sala - piena - della Comunità della Valle di Sole. Con la moderazione del giornalista ambientale Emanuele Bompan, sono state messe in luce prospettive e potenzialità delle Comunità Energetiche Rinnovabili, innovativa risposta alle sfide della povertà energetica, del cambiamento climatico e della crescente domanda di energia.
Le CER sono associazioni di cittadini, aziende o enti pubblici che si uniscono, basandosi su un principio di solidarietà, con l’obiettivo di produrre e consumare energia sul territorio, contribuendo a ridurre i costi delle bollette e aumentando la resilienza energetica delle zone periferiche - le più colpite poiché le più dipendenti energeticamente da produttori esterni.
La Val di Sole ha tutte le carte in regola per diventare un esempio di successo di Comunità Energetiche Rinnovabili, un “laboratorio di sostenibilità”, con le parole di Marta Villa, docente e Antropologa presso l’Università di Trento: Malé si è fatta capofila del progetto pilota Energia Val di Sole, sulla strada per trasformarsi in modello replicabile per altre realtà montane.
La fase attuale comprende la primaria raccolta dati, cui seguiranno uno studio di fattibilità tecnica, il calcolo di possibili incentivi, la presentazione dei primi risultati con intenzione di giungere alla conquista di una maggiore autonomia energetica, la conseguente riduzione del prezzo delle bollette nonché delle emissioni di CO2.
“Non un progetto locale, ma un modello scalabile capace di adattarsi alle comunità locali e alle loro esigenze energetiche” ha ribadito Pierantonio Cristoforetti, Presidente del Consorzio per i Servizi Territoriali del Noce.
Sta nella coesione sociale la possibilità di creare un “mosaico energetico” - definizione data da Michele Bontempelli, Presidente della Camera di Commercio - e dunque di dare una risposta comunitaria alle sfide legate agli aumenti dei costi energetici, spie di una necessaria transizione.
Le CER rappresentano altresì una risposta alla sfida del cambiamento climatico: le fonti rinnovabili costituiscono non solo il futuro della produzione energetica ma anche e soprattutto di una rivoluzione culturale, che punti a porre le piccole realtà locali al centro del ciclo produttivo e non più ai margini.