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Orso, la battaglia si sposta a Roma

gio 27 feb 2025 16:02 • By: Lorena Stablum

Il Comitato 'Insieme per Andrea Papi' porta le istanze del territorio nelle istituzioni nazionali

ROMA. Prima con un flashmob davanti a Montecitorio e poi con una conferenza stampa in Senato, il Comitato Insieme per Andrea Papi, in trasferta ieri, 26 febbraio 2025, a Roma, ha portato la voce delle valli trentine, contrarie alla presenza dell’orso nei boschi, fin dentro le istituzioni nazionali. Con la presentazione degli atti del convegno tenutosi a Dimaro il 13 gennaio 2024, il presidente del comitato Pierantonio Cristoforetti, insieme alla coordinatrice del comitato scientifico Franca Penasa e ai professori Geremia Gios e Annibale Salsa, ha messo in luce nuovamente il problema orso incassando sul tema il sostegno di diversi parlamentari trentini e altoatesini. Ad accompagnarli un nutrito gruppo di rappresentanti dei comitati della Val di Non, delle Giudicarie e della valle dei Laghi. Assente invece la famiglia di Andrea, il papà Carlo e la mamma Franca, ancora provata dopo l'archiviazione del procedimento aperto con l'ipotesi di reato di omicidio colposo e omissione di atti d'ufficio a carico del presidente della Provincia Maurizio Fugatti e del sindaco di Caldes Antonio Maini

Durante l’incontro a Palazzo Madama, Cristoforetti ha ribadito la necessità di arrivare a "una radicale revisione di quello che fu il progetto Life Ursus" per consentire alla gente delle valli di vivere in sicurezza e libertà la propria terra. Ha elencato le tante iniziative portante avanti da quel fatidico 5 aprile 2023, annunciando una collaborazione con l’Università di Padova per poter adattare alla realtà trentina il modello sloveno di gestione dei grandi carnivori. Il professor Gios, quindi, ha analizzato il tema relativo al rapporto tra uomo e natura sottolineando come l’ambiente sia di fatto un sistema complesso nel quale non si po’ considerare un solo elemento per volta. Ha poi enunciato i costi ambientali (l’abbandono dei pascoli con la perdita di biodiversità) ed economici dovuti alla presenza di orsi nei boschi trentini, stimando un ammanco economico di 3 milioni all'anno a cui si aggiungono 6,5 milioni di mancate spese turistiche. L’antropologo Salsa ha rimarcato la necessità di affrontare la questione con un approccio scientifico e non ideologico del tipo "orso sì o orso no". Franca Penasa ha, infine, fornito alcuni dati circa le consultazioni popolari che si sono tenute finora in Trentino (Val di Sole, Val di Non e Altopiano della Paganella): se l’indagine telefonica Doxa sul gradimento verso l’orso ha coinvolto lo 0,5% della popolazione, ha affermato Penasa, “le consultazioni polari invece hanno mobilitato 23.778 elettori, che con percentuali oltre il 95% si sono detti contrari all’orso. Ben oltre ai 17.543 voti ottenuti da chi oggi è governo della Provincia di Trento”.

L'appuntamento è stato organizzato dal senatore Pietro Patton, che ha sottolineato la necessità di trovare una soluzione comune al problema anche se, ha ammesso, in Parlamento esistono diverse sensibilità in merito alla questione. A livello nazionale il tema è stato affrontato di striscio nell'ambito della legge sul riconoscimento della figura dell'agricoltore come custode dell'ambiente e del territorio e nella legge quadro del 2024. "Ad oggi le iniziative legislative e gli emendamenti che abbiamo presentato non sono arrivati a conclusione – ha spiegato Patton – Serve che chi governa si interfacci con le istituzioni europee". Presenti in sala c'erano anche i parlamentari trentini e altoatesini Sara Ferrari, Elena Testor, Julia Unterberger e Luigi Spagnolli. Quest'ultimo, al termine della conferenza stampa, si è detto favorevole alla creazione di un'"Ispra" provinciale, per le province di Trento e di Bolzano. Un organismo, cioè,  che possa attuare le direttive europee - con la validazione di esperti scientifici - a livello provinciale anziché nazionale. "Perché- ha aggiunto Spagnolli – le regioni italiane hanno equilibri e gestioni differenti. Le decisioni vanno prese da un organismo che sia vicino ai territori".



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