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San Michele, la sfida è tra Chisté e Ziglio

Derby in casa Patt. Entrambi sono stati vice della uscente Clelia Sandri (che appoggia Chisté)

San Michele, la sfida è tra Chisté e Ziglio

SAN MICHELE ALL'ADIGE. A contendersi la carica di sindaco alle prossime imminenti consultazioni comunali saranno l'attuale vicesindaco Alessandro Ziglio e un ex vicesindaco, Nicola Chisté.  Entrambi sono iscritti al Patt ed entrambi hanno ricoperto il ruolo di vice dell'attuale sindaco Clelia Sandri.

Ziglio ha svolto questo incarico (e lo sta ancora svolgendo) in questi ultimi cinque anni anni, mentre Chisté lo ha svolto nella precedente legislatura. Questa nuova realtà ha portato alla spaccatura della lista unica che ha governato la borgata negli ultimi anni, con assessori e consiglieri che hanno deciso di sostenere l'uno o l'altro candidato. Nella lista che sostiene l'attuale vicesindaco ci sono l'assessore Andrea Recchia, il capogruppo Ettore Filippi e i consiglieri Rosanna Faustini, Mariano Degasperi, Francesco Olimpo e Marco Trapin.

Nella squadra di Chistè troviamo l'attuale sindaco Clelia Sandri, gli assessori Gabriella Pedroni e Vigilio Filippi, il capogruppo Daniele Ress e i consiglieri Cosima Filippo detta Mina e Chiara Pellegrini.

Con Chistè c'è anche Roberto Devigili, che è stato consigliere della Comunità di Valle Rotaliana Koenigsberg.

Quali sono le motivazioni che hanno portato alla spaccatura in due del gruppo che ha sostenuto Clelia Sandri? Lo abbiamo chiesto ai due candidati alla carica di primo cittadino. Ziglio sostiene che fino a fine febbraio il gruppo era unito nell'appoggiarlo, salvo poi vedere apparire la candidatura di Chistè appoggiata da Clelia Sandri e da alcuni componenti il consiglio comunale. Chistè al contrario sostiene che la sua candidatura è nata da una specie di primarie interne che lo hanno visto vincitore, sia pur di misura.

“Quando avevo capito che Ziglio non intendeva accettare la votazione – precisa Chistè – avevo inizialmente deciso di fare un passo indietro e lasciargli spazio libero per non spaccare il gruppo. Ho cambiato idea di fronte alle insistenze di parecchie persone che mi hanno espresso la loro stima e mi hanno detto di volere me come sindaco. A quel punto ho deciso di candidarmi a sindaco di San Michele, Grumo e Faedo”. Conseguenza, molti dicono positiva, di questa spaccatura è che sugli scranni del prossimo consiglio comunale di San Michele all'Adige tornerà ad esserci minoranza. 

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