ven 28 mar 2025 12:03 • By: Alberto Mosca
L'esperienza di Réka Wass, studentessa di Budapest
PEIO. Dall’Ungheria alla Val di Peio per uno studio universitario di ricerca. È la storia di Réka Wass, studentessa di Budapest, che per una settimana è stata ospite dell’Associazione Linum Ecomuseo della Val di Peio. “Frequentando un corso all'università di Milano – riferisce il direttivo presieduto da Viola Framba - è venuta a conoscenza della realtà degli Ecomusei, presenti in varie parti del mondo ma completamente sconosciuti nella zona dalla quale lei proviene”.
Così, incuriosita, ha voluto approfondire il tema, arrivando a contattare l’associazione Linum e proponendo di condurre uno studio su questa realtà. Ne è scaturito un soggiorno di cinque giorni, nei quali ha Réka ha potuto confrontarsi con Monica Daprà, coordinatrice dell'associazione, che ha risposto a tutte le domande e curiosità, soprattutto relative alla parte burocratica, amministrativa ed organizzativa.
Soprattutto con la scoperta del valore del volontariato: “Réka – commenta Daprà - è rimasta stupita e affascinata dal fatto che una realtà come questa possa essere portata avanti con la preponderante spinta del volontariato, cosa che dalle sue parti è del tutto sconosciuta”.
Réka Wass ha così visitato i siti ecomuseali gestiti dall'associazione ed altri con i quali l’Ecomuseo Val di Peio collabora: il Caseificio Turnario di Peio che l'ha fatta assistere al momento della caseificazione, il Molin dei Turi e il Museo della Guerra di Peio con visite guidate, le Terme di Peio e la Centrale Idroelettrica di Cogolo.
Ha poi avuto modo di incontrare e intervistare volontari dell'associazione, soprattutto le "Donne del lino" che le hanno fatto provare la lavorazione della fibra del lino, la tessitura e parlato molto in merito al volontariato. Infine, si è tenuto un incontro/intervista con il Direttivo.
Una settimana che si è conclusa con la consapevolezza di un reciproco arricchimento.