mar 01 apr 2025 13:04 • By: Alberto Mosca
La prossima estate porterà una rivoluzione nella politica turistica, votata alla ricerca dell'esagerazione in tutti i campi
TRENTO. Basta solfe sulla sostenibilità, è arrivata l’ora del turismo degli eccessi. Sarà la ventata di Trumpismo che dagli Usa è arrivata anche nella vecchia Europa, fatto sta che ai vertici del turismo trentino ormai la nuova parola d’ordine è esagerare, di tutto e di più.
Ma come?
Naturalmente partendo da quelli che per la tradizione popolare sono le tre massime espressioni dell’eccesso nella vita umana: “Bacco, Tabacco e Venere, riducono l’uomo in cenere…” Ve la ricordate? Ecco, da qui in avanti le Apt vi aggiungeranno un bel “Chissenefrega”, dando vita a una serie di appuntamenti di turismo esperienziale totalmente votati all’eccesso.
Per questo saranno tre i luoghi simbolo che nei prossimi mesi imperverseranno nella promozione turistica:
- la Strada del Vino, con una specificazione che si aggiungerà a quelle esistenti: per esempio avremo la Strada della mela (e del vino), la Strada della frutta antica (e del vino), la Strada del formaggio (e del vino)! Che poi, la presenza dell’uva non è ritenuta indispensabile, basti pensare al “vin da pomi” che sarà oggetto di una campagna a parte
- la Val di Fumo, splendida e da qui in avanti ancor di più, perché opportunamente allucinogena attraverso un innovativo percorso-salute
- last but not least, le località Seghe! Ce ne sono un po’ ovunque in tutto il Trentino e per questo reciteranno un ruolo di primo piano nel nuovo piano di promozione di questa nuova, eccessiva frontiera del turismo nostrano, con l’autoerotismo come via alla conoscenza in senso biblico delle persone più diverse, all’insegna di una esagerata inclusione.
Un progetto così ambizioso non potrà essere messo in campo senza l’appoggio di grandi esperti internazionali: per questo è stato già interpellato il celebre viveur messicano Segiàtes Nañoca Clàmime, grande intenditore di sigari cubani e campione del mondo di degustazione di ogni tipo di bevanda alcolica, oltre che collaudatore ufficiale di ben note pillole blu.
Il popolare Nañoca sarà a disposizione degli operatori turistici che vorranno intraprendere questo straordinario processo di trasformazione in senso eccessivo della propria offerta alla clientela. Per questo saranno organizzati dei veri e propri corsi di formazione, in presenza e online per via dei tanti impegni internazionali del nostro.
Con lui saranno protagonisti tre suoi collaboratori e sodali, moschettieri dell’eccesso: la specialista greco-turco-cipriota Dimeh Semeladàs, il tabaccaio giapponese Toshiro Tefumi e infine il degustatore ungaro-francese Hodór Dabót.
Naturalmente non poteva mancare l’inno ufficiale di questo nuovo corso. Un brano fresco, orecchiabile e ballabile, esagerato. Di chi? Ma Vasco Rossi, che memore dell’esagerato concertone di Trento di anni addietro, per l’occasione aggiungerà un Martini al già noto cognome. Un Vasco(ne) di Martini e Rossi per tutti!
La clientela è già avvisata ed entusiasta. Esageratamente ricca. E già fioccano!
Non metri di neve, ma le prenotazioni!