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Scarcerato Bojan Panic

sab 05 apr 2025 12:04 • By: Giulia Colangeli

Il diciannovenne che ha ucciso suo padre in difesa di sua madre torna libero

MEZZOLOMBARDO. «Ho ferito e colpito mio padre», sarebbero state le prime parole di Bojan Panic al telefono con il 112 nella notte del parricidio, arrestato in flagranza di reato e poi rilasciato nella tarda serata di ieri.

Un atto estremo, quello che il diciannovenne si è trovato a compiere, frutto di una dolorosa e durevole concatenazione di minacce e varie forme di violenza perpetrate negli anni da parte del carnefice, Simeun Panic, ai danni della madre di Bojan, Milka, di 41 anni.

La tragedia familiare si è consumata giovedì notte, dopo il rientro di Simeun, 46 anni: era ubriaco, aveva trascorso la serata al bar e numerosi erano stati i messaggi minatori e violenti lasciati alla moglie, Milka. Non aveva smesso di bere neanche entro le mura di casa.
Questa volta le parole sembravano altresì presagire esiti diversi dal solito, la possibilità concreta del femminicidio - sarebbe stato il diciottesimo in Italia, dall’inizio di quest’anno - ha portato Bojan a prepararsi: aveva nascosto tutti i potenziali oggetti contundenti in casa, tenendo con sé il coltellino che avrebbe voluto essere strumento di difesa e si sarebbe trasformato, di lì a poche ore, nell’arma del delitto.

Quando ha temuto il peggio per sua madre, il diciannovenne ha agito per legittima difesa, scagliandosi contro Simeun: le coltellate inferte dal figlio gli sono state fatali.

La chiamata al 112 è scattata immediatamente - grazie anche all'aiuto del fratello minore di Bojan, 17 anni - e così l’arresto all’arrivo dei Carabinieri sul luogo del delitto. Bojan è stato trasferito al Comando di via Barbacovi a Trento, trattenuto per tutta la giornata di ieri e interrogato dalla pm Patrizia Foiero in presenza dell’avvocato Veronica Manca.

Sono emersi i dettagli legati al momento della tragedia e le vicende che hanno caratterizzato la spaventosa quotidianità della famiglia Panic negli ultimi anni: minacce, percosse, atti di violenza risoltisi all'estremo gesto di Bojan in difesa di sua mamma.

Restano al vaglio degli inquirenti ulteriori dettagli, le indagini proseguono.




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