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Urzì: 'Fratelli d'Italia non è un taxi'

La reazione del coordinatore regionale di Fratelli d’Italia del Trentino Alto Adige dopo l'abbandono dei consiglieri Daldoss e Girardi, che hanno votato a favore del ddl sul terzo mandato

Urzì: 'Fratelli d'Italia non è un taxi'

TRENTO. “Per Fratelli D’Italia le dimissioni dei consiglieri provinciali Daldoss e Girardi non cambieranno nulla”. Lo dichiara Alessandro Urzì, coordinatore regionale di Fratelli d’Italia del Trentino Alto Adige, subito dopo il voto favorevole espresso dai consiglieri Carlo Daldoss e Christian Girardi sul ddl Bisesti sul terzo mandato presidenziale e la loro successiva uscita dal partito.

“La loro pressoché assoluta assenza- prosegue le nota di Urzì- evidenziata da una loro quasi assoluta mancanza di iniziativa politica ed istituzionale in questi due anni, non è destinata a lasciare alcun segno rilevante sia negli assetti della maggioranza che per quanto riguarda le dinamiche interne a Fratelli D’Italia. Ai consiglieri va solo richiesto un atto di lealtà se non verso il partito che li aveva accolti riponendo in loro fiducia, che loro hanno tradito, almeno nei confronti degli elettori di Fratelli d’Italia dimettendosi dal Consiglio provinciale. Nel merito del terzo mandato – continua Urzì - vale la pena ricordare come il voto abbia smentito la linea indicata dal coordinamento provinciale di Trento, quindi dal territorio del Trentino e dagli amministratori del nostro partito a livello locale. Una linea che Fratelli d’Italia non baratta con nulla perché costituisce una posizione ritenuta di buon senso per permettere una sana alternanza al vertice delle istituzioni che è sempre sinonimo di freschezza amministrativa, anche ovviamente nella continuità delle maggioranze provinciali. E la cosa più singolare e sorprendente è che i consiglieri Daldoss e Girardi mai hanno dichiarato di volersi opporre alla posizione del partito trentino giurando fedeltà alla stessa.

Attendendo le dimissioni dal consiglio provinciale dei due che legittimamente ora possono pretendere di avere voluto cambiare idea – aggiunge il coordinatore - possiamo oltre modo ritenere che lo stile di Fratelli d’Italia è quello contrassegnato dalla coerenza delle posizioni, che è la ragione stessa del successo di Giorgia Meloni. Non hanno mai fortuna se non nell’immediatezza opportunismi e scelte di comodo contrattate personalmente. Nelle decisioni assunte dai due consiglieri non c’è in ogni caso nulla di ideale perché il primo dovere morale per chi appartiene a Fratelli d’Italia è essere coerente con i valori di quello che è il primo partito di governo proprio per la coerenza della propria classe dirigente fra ciò che dice e ciò che poi fa. È stata tradita certamente l’apertura di credito di Fratelli d’Italia, per farne partito plurale e radicato sul territorio, ad espressioni che non erano certamente in sintonia con la storia e i valori di questo partito, ma sono tradimenti solo personali perché nello stesso periodo FdI si è aperta verso tante altre presenze in Trentino che in queste ore confermano la piena e convinta adesione al progetto di partito di governo dell’autonomia che, come nel caso della riforma dello statuto di autonomia, è stato il primo garante della stessa a Roma come lo è nei fatti in Trentino.

I tradimenti sono sempre personali perché sono sempre legati a scelte personali. Fratelli d’Italia invece rappresenta un interesse dell’intera comunità, non di singoli. E questo continueremo a rappresentare. È sempre un cattivo spettacolo per la politica – conclude la nota di Urzì - la scelta di chi monta su Fratelli d’Italia prima delle elezioni, come montasse su un taxi, per farsi eleggere e poi scendere alla prima fermata. Sono questi i comportamenti che allontanano i cittadini dalla politica. Ne prendiamo atto, ma ribadiamo che nulla cambia ed anzi forse tutto questo potrà aiutare a dare una crescita pulita e sui valori al partito a chi rimane fedele ai suoi valori. FdI si candida già dalle prossime elezioni comunali ad essere il primo partito del centrodestra in Trentino. Grazie ai trentini che sono gli unici a cui dobbiamo qualcosa. La vicepresidente della provincia Francesca Gerosa e il capogruppo Daniele Biada possono contare sulla piena e incondizionata fiducia da parte del partito e degli elettori che scelgono FdI proprio perché è quello che è”.

 

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