DON-AMBLAR. Nel piccolo comune dell'Alta Anaunia una sola lista, quella di Maria Zanotelli, che abbiamo intervistata.
Quali sono stati i risultati raggiunti nel corso della consigliatura appena conclusa?
I risultati conseguiti nella consigliatura appena conclusa costituiscono una solida base su cui poggia il programma della nuova amministrazione. Grazie alle azioni già realizzate e a quelle in corso— dal recupero e dall’efficientamento energetico del patrimonio edilizio comunale (ripavimentazioni, efficientamento energetico) alla digitalizzazione dei servizi (nuovo sito web, integrazione con l’App IO), dal sostegno al tessuto associativo e sociale alla valorizzazione del nostro patrimonio ambientale con nuovi percorsi naturalistici—unitamente al potenziamento dell’organico comunale (due nuove figure tra personale operativo e amministrativo e l’assunzione a tempo indeterminato di un segretario), l’Amministrazione futura disporrà di strumenti concreti e performanti per operare con efficacia. Per questo vorrei ringraziare il sindaco uscente Giuliano Marches per l’impegno profuso e per aver accettato di continuare al mio fianco come candidato consigliere, e tutti i cittadini che, con la loro candidatura, hanno dimostrato fiducia e passione per la nostra comunità. In quest'ottica la mia candidatura rappresenta un percorso di continuità con il lavoro già svolto, arricchito da uno sguardo al rinnovamento: l'obiettivo sarà quello di consolidare i risultati ottenuti e introdurre nuove prospettive grazie alla mia esperienza professionale e alla mia formazione (ingegnera edile), insieme ai consiglieri uscenti che mi affiancheranno e a chi, per la prima volta, si unirà a questo progetto
Qual è il programma che intende realizzare nel corso
della prossima consigliatura?
Possiamo riassumere il nostro programma in otto linee
di intervento:
Completamento delle opere in corso: Avvio dei lavori già programmati dalla precedente Amministrazione (riqualificazione del bocciodromo di Amblar, sistemazione dell’incrocio a Don, efficientamento dell’acquedotto, realizzazione e manutenzione delle strade forestali).
Manutenzione e valorizzazione del patrimonio comunale: Cura di strade, piazze, edifici storici, centri sportivi e aree gioco; campagne di sensibilizzazione per il rispetto e la salvaguardia degli spazi pubblici.
Pianificazione urbanistica: Redazione di una variante generale al Piano regolatore, con focus sulla revisione del Piano dei Centri storici per semplificare e incentivare il recupero edilizio esistente.
Partecipazione e comunicazione digitale: Rafforzamento dei canali WhatsApp, Telegram e Facebook per informare e coinvolgere soprattutto i più giovani nella vita politico‑amministrativa comunale.
Valorizzazione culturale e turistica: Promozione del patrimonio storico‑artistico (in particolare Casa Endrici), in collaborazione con altri Comuni e con la Comunità di Valle; sviluppo di un turismo sostenibile, accessibile e inclusivo: percorsi naturalistici, cicloturismo ed esperienze autentiche a basso impatto ambientale.
Sostegno all’associazionismo e al tessuto produttivo: sostegno alle associazioni ludiche, culturali e sportive, sia comunali sia sovracomunali; dialogo continuativo con le realtà produttive per rendere più efficiente e collaborativo il rapporto pubblico‑privato.
Tutela dell’agricoltura locale e dell’ambiente: valorizzazione delle produzioni tipiche e disincentivo alle colture intensive; cura del territorio e delle foreste, con nuove occasioni di fruizione e percorsi a piedi o in bicicletta.
Politiche sociali e servizi per le famiglie: supporto all’inclusione, all’accessibilità urbana e alle persone con disabilità; convenzioni con asili nido, iniziative a sostegno dei genitori lavoratori; partecipazione attiva al neocostituito Piano Giovani Alta Val di Non El Nueu; consolidamento della collaborazione tra Comune e associazioni per iniziative culturali, sportive e sociali.
Un suo commento sulla generale crisi della partecipazione
popolare?
Questa crisi della
partecipazione, a mio avviso, nasce da molteplici fattori: la complessità del
sistema politico e burocratico, la percezione spesso di inefficacia delle
proprie azioni individuali e la velocità delle relazioni digitali, che molte volte
sostituiscono il confronto reale con un consenso virtuale ed istantaneo. Un piccolo comune come il suo, con pochi servizi e fuori
dalle arterie principali, sembra avere trovato la ricetta contro il rischio di
spopolamento?
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In generale negli ultimi anni molti cittadini hanno
iniziato a sentirsi distanti dalle istituzioni, disillusi dalla politica e poco
motivati a prendere parte attiva alla vita pubblica.
In questo contesto tuttavia, vivere in un
piccolo paese può offrire opportunità significative per contrastare questa
tendenza. Nei centri abitati di piccole dimensioni come Amblar-Don, il rapporto
tra i cittadini e le istituzioni è diretto e personale. Le persone si
conoscono, si incontrano, si parlano e si confrontano, potendo così
sperimentare che le loro proposte non scompaiono nel “vuoto” della burocrazia,
ma possono concretizzarsi in progetti tangibili.
Partecipare diventa più semplice e più
gratificante: una riunione comunale, un'iniziativa culturale, una festa di
paese diventano occasioni reali per sentirsi parte attiva della propria comunità
anche e soprattutto attraverso l'associazionismo ancora forte e vivido.
Inoltre, nei piccoli paesini sopravvive spesso
un forte senso di appartenenza, che spinge i cittadini a prendersi cura del
bene comune in modo più spontaneo e diretto. Questo legame con il territorio e
con gli altri è terreno fertile in cui continua a perdurare un’autentica
cultura della partecipazione, fondata sul dialogo, sulla collaborazione e sulla
responsabilità condivisa.
Da questo punto di vista il nostro Comune rappresenta
una netta controtendenza: negli ultimi anni ad Amblar-Don la popolazione è
cresciuta costantemente, grazie a un elevato tasso di natalità e all’arrivo di
qualche nuova famiglia dai paesi limitrofi.
In un piccolo centro “fuori dai circuiti
principali” come il nostro, il rischio di spopolamento si può trasformare in
occasione se si sanno valorizzare i punti di forza esistenti—da servizi
essenziali come negozi di prossimità e spazi di ritrovo, a uno sviluppo
urbanistico attento e lungimirante, fino al sostegno all’associazionismo e alla
cura del territorio.
Ad Amblar‑Don operano oggi diverse imprese, sia
del settore primario che secondario, e la qualità della vita è ancora elevata
sia sul piano sociale sia su quello economico, con tutti i principali servizi a
pochi chilometri di distanza (scuole, sanità, ecc...).
Personalmente credo che in un’epoca in cui la
connettività permette di restare “collegati” ovunque, vivere in un luogo di
pregio ambientale e con un forte tessuto sociale, diventi un vero e proprio
valore aggiunto.
Comune Amblar Don
Nome lista: Roen
Candidata Sindaca: Maria Zanotelli
Nome candidati:
- Asson Roberto
- Asson Stefano
- Endrici Elia
- Franch Ilaria
- Lorenzi Anna
- Marches Giuliano
- Pezzini Daniele
- Pezzini Michela
- Pezzini Nicola
- Piffer Lorenzo
- Visintin Agostino
