Non mancano figure riferibili alle valli di Non e di Sole nel libro Dai salotti ai ponteggi, dedicato alle artiste trentine del XX secolo e presentato ieri al Mart, nella giornata dedicata alle donne. Frutto di una ricerca intrapresa a tutto campo dall"autore Roberto Pancheri su materiali spesso inediti e in una prospettiva dichiaratamente "di genere", il volume comprende un saggio della ricercatrice e curatrice del Mart Alessandra Tiddia, che si concentra sulla presenza femminile nelle collezioni del museo. Un lavoro che intende restituire una visibilità storiografica e critica alle donne che hanno "fatto arte" in Trentino tra la fine dell"Ottocento e la fine del Novecento.
Alla presentazione sono intervenuti gli assessori provinciali alla cultura Mirko Bisesti e alle pari opportunità Stefania Segnana.
Presenti anche il
Soprintendente Franco Marzatico e la
direttrice dell'Ufficio Beni Architettonici della Soprintendenza Michela Cunaccia. E
alcune figure presentate nella pubblicazione sono riferibili alle valli di Non e
Sole: a partire dalle pittrici di Cles Giuseppina
Cappello (1906-1972) e Jole
D'Agostin (1921-1981).
Ma
legate alle valli furono anche Cesarina
Seppi (1919-2006) il cui padre Cesare era originario di Casez: durante la
seconda guerra mondiale la famiglia Seppi fu sfollata a Cavareno e proprio nel
paese dell"Alta Anaunia Cesarina tenne una mostra nel 1945 all'Hotel Roen. Anche
Tullia Socin (1907-1995) la più nota
pittrice bolzanina, era mezza nonesa: la madre infatti era una Bolego di Cagnò.
Ancora, Rachel Linaae Stenico
(1902-1989), pittrice di origine norvegese, spesso dipingeva a Vervò nella
casa di vacanza della famiglia. Infine,
chiare origini di Ortisé in Val di Sole possono essere individuate nell"artista
roveretana Giuseppina Bresadola (1875-1963).
Edito dalla Soprintendenza per i beni culturali della Provincia, il lavoro
è il risultato di un"indagine effettuata a più riprese nei musei, in archivi
pubblici e privati e soprattutto nelle collezioni private del Trentino, da cui
sono emersi nomi e volti di una compagine finora invisibile: quella delle
numerose pittrici e delle rare scultrici attive in Trentino nel corso del XX
secolo.
