mer 14 apr 2021 12:04 • By: Alberto Mosca
Il progetto della Scuola dell’infanzia equiparata di Ossana e del Centro Servizi Alta Valle di Sole per anziani della Cooperativa Sociale “Il Sole” è presentato nella tesi di laurea di Stefania Daprà
OSSANA. “La distanza non diminuisce l’importanza”. Da questo concetto è nato il progetto “Lontani ma vicini”, con protagoniste la Scuola dell’infanzia equiparata di Ossana e il Centro Servizi Alta Valle di Sole per anziani della Cooperativa Sociale “Il Sole”.
Il progetto è stato proposto e inserito in una tesi di laurea da Stefania Daprà, studentessa della
facoltà di Scienze della Formazione Primaria di Bressanone.
“La pandemia e la conseguente situazione di lockdown – spiegano i responsabili
del Centro Servizi Alta Valle di Sole, della scuola dell’infanzia equiparata di
Ossana e la stessa Stefania Daprà - hanno costretto ognuno di noi a modificare,
in modo drastico, le nostre abitudini, le nostre emozioni e soprattutto il modo
di vivere le nostre relazioni. Stiamo affrontando un cambiamento importante in
grado di frantumare le nostre certezze quotidiane legate persino alla
possibilità di incontrare e vedere le persone a noi care”.
Il contesto del Covid-19 rappresenta, infatti, una situazione difficile soprattutto per le più nuove e più vecchie
generazioni, anziani e bambini, nonni e nipoti, per l’instaurazione e il
mantenimento di una relazione tra queste due generazioni così forti, ma fragili
allo stesso tempo.
“Proprio per questo – spiegano - è nata l’esigenza di creare e mantenere una connessione tra queste due età della vita
che necessitano l’una dell’altra, anche a dimostrazione che, nonostante la
situazione di emergenza, si possa comunque instaurare e mantenere, anche se in
modo diverso e ‘nuovo’, una relazione a distanza”.
E allora in questi giorni bambini e anziani stanno addobbando con alcune decorazioni create
da loro un simbolo concreto di questa condivisione: un albero di primavera presente nella piazza di Ossana vicino al
Centro Servizi. Il 9 di aprile si è tenuto il primo incontro di saluto in cui
bambini sono andati a salutare alle finestre gli anziani. I nonni e i
collaboratori del Centro Servizi, infatti, avevano preparato per loro una sorpresa: un’esposizione di foto e una
spiegazione per rispondere alla domanda che i bambini si sono posti:
“Che cosa fanno i nonni al Centro Servizi”?
Il progetto continuerà con una routine
di scambio tra bambini e anziani: uno scambio sia digitale attraverso
videochiamate, audio, foto e video, sia materiale attraverso lo scambio di
bigliettini, lettere e lavoretti da entrambe le parti.
Il percorso verrà progettato, ripensato, adattato e modificato in itinere in
base a considerazioni, richieste, interessi del momento emersi da bambini e
anziani.
Per tenere aggiornate famiglie, genitori e soprattutto alcuni anziani che a causa di questa situazione non possono prendere parte al Centro Servizi, è stata creata una bacheca digitale per tenere traccia di questo percorso di scambio e di condivisione, “in vista di un futuro, si spera prossimo, in cui poterci abbracciare veramente”.