VALLI DEL NOCE. Ottobre «mese rosa» vede tornare in
primo piano il tema della prevenzione dei tumori della mammella. Sono
tanti comuni che in Val di Non e in Val di Sole hanno deciso di aderire alla
campagna di sensibilizzazione regalando una luce rosa ai monumenti più
importanti del territorio. Inoltre, il reparto di senologia
clinica e screening mammografico dell"Azienda provinciale per i servizi sanitari
come ogni anno risponde all"appello fornendo il proprio contributo. Quest"anno
i medici radiologi supporteranno le donne trentine nella scelta del percorso
diagnostico migliore per la loro fascia d"età . «Quanti anni ho? Che
controlli strumentali posso fare? Il radiologo risponde» è l"iniziativa
proposta quest"anno tutti i martedì del mese di ottobre dalle 14 alle 17.
I radiologi del reparto rispondono al telefono (0461 902376/2260) alle domande
delle donne che desiderano conoscere in maniera più approfondita quando
cominciare i controlli con indagini strumentali, con quale periodicità è meglio
eseguirli e che differenza c"è tra un"ecografia e una mammografia.
Le linee guida nazionali ed europee dicono che sotto i 40 anni non sono necessari controlli strumentali con la mammografia.
Ciò non significa che in questa fascia di età possiamo essere disattenti ai cambiamenti o ai sintomi della mammella; significa invece che si possiedono altri strumenti per orientare e produrre una diagnosi.
A 20 anni l"autopalpazione mensile è una buona abitudine e consente di conoscere la struttura della propria mammella e di individuare precocemente eventuali alterazioni da segnalare al medico di famiglia.
A 30-40 anni in aggiunta all"autopalpazione mensile si può eseguire l"esame ecografico biennale che consente di esplorare il tessuto ghiandolare con ultrasuoni. Nelle donne più giovani, in cui il tessuto ghiandolare è più denso, i risultati dell"ecografia offrono maggiori informazioni.
A 40-50 anni l"esame radiologico che fornisce maggiori informazioni è la mammografia. Può essere necessario che il radiologo consigli un intervallo diversificato in relazione alla densità mammografica, cioè in relazione alla distribuzione della componente ghiandolare che rende il tessuto mammario più o meno denso.
Esistono quattro tipi di densità ghiandolare e ciascuno possiede la sua.
A 50-70 anni l"esame di eccellenza è la mammografia, perché questa è fascia di età più a rischio per lo sviluppo dei tumori della mammella tanto da richiedere uno screening organizzato.
A 71 anni e oltre, le linee guida prevedono una mammografia ogni tre anni.
Il rischio di ammalarsi di carcinoma della mammella aumenta con l"aumentare dell"età , con una probabilità di sviluppo di cancro al seno del 2,4% fino a 49 anni (1 donna su 40), del 5,5% tra 50 e 69 anni (1 donna su 20) e del 4,7% tra 70 e 84 anni (1 donna su 25). Pur essendo un tumore molto diffuso, grazie ai progressi della tecnologia oggi è possibile intervenire nel processo di sviluppo di un tumore facendo diagnosi precoce, quando la malattia non ha dato ancora segni clinici e questo consente una maggiore possibilità di cura e una migliore qualità di vita.
