CALDES. Un nomignolo che viene dalla speciale caratteristica del paese di annoverare un gran numero di famiglie nobili. Ma accanto ai Caldes, ai Thun, ai Manfroni, molte appartenevano alla nobiltà rurale. Queste, alla fine dell’Antico regime, si trovarono in più di un caso in povertà, se non nell’indigenza, tanto da dovere, per riempire la pancia, perfino “pelàr i òsi”. 

Da qui il soprannome di “pelaòssi”, al quale si accompagna talvolta quello di “molachjàgni”: ancora una volta, sarebbe stata la miseria sopraggiunta nelle case di questi nobili rurali a costringere all’abbandono dei cani, simbolo di prestigio sociale. 

Ma forse, sono una proverbiale tirchieria e una determinata propensione alla difesa dei confini domestici e comunali ad aver dato vita a questi nomi collettivi.