Rimandati a settembre, in attesa di garanzie da parte della Provincia sui fondi da destinare al piano di investimento triennale. Una scadenza che si avvicina, ma con uno spiraglio positivo. “Negli ultimi giorni, pure senza documenti ufficiali – spiega Ivan Larcher, presidente di Joy – abbiamo avuto ulteriori ampie rassicurazioni dall’assessore provinciale Roberto Failoni sulla destinazione dei fondi. Per noi – aggiunge Larcher – è fondamentale avere qualcosa di scritto, per poter dare garanzie in sede di richiesta di contributi e per poter procedere con serenità agli investimenti programmati”. È stata dunque una assemblea a luci e ombre quella di poco tempo fa di Joy Val di Non Alps, che ha evidenziato gli ottimi risultati raggiunti dalla ultima stagione invernale, segnata da passaggi e incassi in crescita, con circa 840 stagionali e 329.

000 euro di entrate, 14 gare svolte e 1258 atleti ospitati. Il lockdown ha colpito la coda della stagione, senza causare troppi danni, di fatto non incidendo negativamente su una grande annata. E per quanto riguarda la stagione estiva in corso, dopo un giugno in difficoltà, c’è fiducia. In generale, il bilancio 2019 è stato approvato dai soci con una sola astensione, chiuso con un utile di poco superiore a 6 mila euro (i dettagli su www.joyvaldinonalps.it). E veniamo al punto di preoccupazione per la società presieduta da Ivan Larcher: finora nessuna conferma ufficiale è arrivata sul finanziamento provinciale (al 90%) del piano d’investimento triennale presentato dalla società.

Ivan Larcher, presidente di Joy Val di Non Alps

Un piano da 1,5 milioni di euro sul quale ancora resta l’incertezza. Proprio per questo il presidente Larcher ha comunicato all’assemblea di voler conoscere ufficialmente la volontà della Provincia prima di confermare la propria disponibilità per un nuovo mandato presidenziale. Cariche sociali congelate quindi, fino a settembre.