TRENTO. Candidati presidente a confronto sui grandi carnivori. Nel corso dell"incontro promosso da NOS Magazine e registrato integralmente a questo link https://fb.watch/nCcl7igkeX/, la prima parte del dibattito si è incentrata sulle origini di Life Ursus e su un giudizio complessivo di questi ultimi quasi trent"anni di storia. Con un aneddoto, riferito da Sergio Divina, per certi versi inquietante. E allora riassumiamo qui, in ordine di apparizione, quanto dichiarato dagli ospiti di NOS sul tema "Life Ursus: le origini", ricordando che non hanno partecipato al dibattito Maurizio Fugatti e Marco Rizzo.
ALEX MARINI "Si è trattato di un successo naturalistico e, almeno inizialmente anche sociale, concordato con la società civile e le categorie economiche. Non tutti protocolli tuttavia sono stati applicati bene: la Provincia è stata negligente nella comunicazione, mentre ha fatto la propria parte per quanto riguarda la rifusione dei danni. Nei programmi doveva essere funzionante un comitato politico, utile a rendere il progetto socialmente accettabile; ma anche sotto questo profilo le carenze ci sono state".
ELENA DARDO "Life Ursus ha funzionato fino
a quando non è stato tolto al PNAB: poi da parte della Provincia è mancata
attenzione, a partire dalle informazioni da fornire ai cittadini e le
disposizioni da impartire ai forestali.
È mancato il monitoraggio della
situazione ed essa è sfuggita di mano; e in merito ai sondaggi preventivi ho
dei dubbi, si sono dimostrati inutili in assenza di una illustrazione delle azioni
che avrebbero dovuto mettere in campo i cittadini". SERGIO DIVINA "Mai in questi giorni abbiamo
avuto la possibilità di confrontarci con l"interlocutore principale, ovvero il
presidente uscente. Ma"¦ correva l"anno 1996, 1997 e ricordo come il presidente
Carlo Andreotti, di ritorno da una serie di incontri europei e ministeriali, informò
noi consiglieri capigruppo di questa opportunità : sapete come sono queste cose
europee "“ ci spiegò - alla fine non si farà niente"¦ Ci danno anche soldi,
prendiamoli e dopo si vedrà "¦". Si vedrà . L"abbiamo visto, ma non è
responsabilità di un solo presidente. Successo o fallimento? C"è stato il
successo, ma non sono stati gestiti né il monitoraggio né il contenimento, per
cui è diventato un problema grave, a partire dalla concentrazione degli orsi in
poche aree della provincia, e non sappiamo neanche quanti sono"¦" FRANCESCO VALDUGA "Mi auguro che l"aneddoto
raccontato da Divina sia una "semplificazione", perché se è andata davvero così,
la preoccupazione sul metodo viene. Progetti come questo richiedono, come
sottolineato da Roberto Zoanetti (già direttore di PNAB, ndr) un grado di condivisione e consenso sociale che è fondamentale
e i sondaggi di allora non credo dessero il vero tasso di coinvolgimento della
comunità "¦ peraltro, si tratta di un"operazione ormai quasi trentennale e il
senno di poi non aiuta a capire come andarono davvero le cose; anche perché la
stessa gente di allora forse non fu così attenta"¦ Le basi scientifiche c"erano, però il giusto
coinvolgimento e la capacità di monitorare il progetto non sono stati adeguati".
FILIPPO DEGASPERI "L"idea era anche buona, da
noi è stata condivisa, ma ad oggi dobbiamo constatare un fallimento, anche
zoologico. L"idea iniziale infatti prevedeva la conservazione dell"orso bruno
nelle Alpi centro-orientali e il fatto che i plantigradi siano concentrati in
un punto così ristretto della nostra Provincia dimostra che non si tratti di un
successo. Per parte nostra abbiamo segnalato, vanamente, i problemi e il
governo di centro-sinistra ha ridotto il contingente dei custodi forestali e il
presidio sul territorio; ad aggravare tutto vi è stata la scelta di isolamento
in cui, da solo, si è messo il Trentino. Ha voluto mettersi a fare da solo,
lasciando in disparte governo statale e regioni limitrofe, tralasciando risorse
che sarebbero servite a partire dal presidio del territorio. Conseguenza dell"isolamento
è stato il fallimento". (CONTINUA)
