TRENTO. Il disegno di legge 19 in materia di residenzialità lavorativa è ora legge. È stato approvato dal Consiglio provinciale con 33 voti favorevoli e un"astensione (del consigliere Degasperi di Onda). L"accordo è stato raggiunto nel pomeriggio di ieri, 9 aprile 2024, con la presentazione di tre emendamenti (due all"articolo 1 e uno all"articolo 4) sottoscritti da consiglieri di maggioranza e minoranza, approvati.
Il disegno di
legge di 5 articoli, che era stato inserito come articolo nella legge di
variazione di bilancio approvata a inizio marzo, era stato stralciato, su
pressione delle minoranze, per permettere una serie di approfondimenti sul
testo per evitare il rischio di speculazioni.
"Il disegno di legge - ha detto l"assessore Mattia Gottardi presentando la sua proposta - è stato largamente migliorato perché si sono chiariti alcuni aspetti interpretativi e si è data la possibilità di una collaborazione tra privati e comuni che comunque mantengono la regia urbanistica. L"articolo uno per le foresterie agricole è stato modificato e si prevedono garanzie finanziarie in caso di mancata demolizione oltre al termine fissato in 120 giorni".
Animato il dibattito che ha preceduto l'approvazione. Michela Calzà
(Pd) ha ricordato che "nella variazione di bilancio il tema venne affrontato in
un solo articolo al quale si è opposto il Cal e ci sono voluti i 3600
emendamenti delle minoranze per arrivare allo stralcio e riaprire la
discussione in commissione" evidenziando come il tema delle abitazioni "avrebbe
bisogno di una legge articolata e organica che affronti la questione degli
affitti brevi che sono una delle maggiori cause della scarsità di alloggi per i
lavoratori".
Dello stesso avviso Lucia
Coppola (Avs) che ha ribadito come "il tema della casa va affrontato in
modo organico" e la necessita di "una definizione chiara di foresteria". Per Roberto Stanchina
(Campobase) c"è il rischio di fare un "tacon pezo del bus", in particolare per
le foresterie agricole. "In generale questa non può essere una soluzione
definitiva perché la domanda di lavoratori cresce a fronte di un"offerta in
calo - ha affermato -. Il comparto agricolo ha da anni espresso la necessità di
favorire l"afflusso di lavoratori, ma non ci si può accontentare di soluzioni
precarie". Carlo Daldoss
(FdI) ha affermato che spesso il cittadino viene "cinturato" dalle norme in
base a una cultura del sospetto nei confronti della società civile. Sul tema
del recupero degli alberghi, ha continuato Daldoss, il fatto che in una norma
stabilisca che l"albergo deva essere sospeso da almeno un anno per diventare
una foresteria può creare limiti agli albergatori.
"E quindi non ha alcun senso
"“ ha continuato -. Il ddl è circoscritto a un tema specifico, che ha poco a che
fare col tema generale della casa. Filippo Degasperi
(Onda) ha detto che approfondendo l"argomento si capisce che siamo di fronte a
un palliativo che non affronta il tema della residenzialità . Per il consigliere
il vero problema è che "l"80% degli immobili sono vuoti, ma si continua a
costruire. Quindi, va fatto un ragionamento su come mai ci siamo ridotti così".
Roberto Paccher
(Lega) ha affermato che l"obiettivo del ddl è invece quello di rendere più
celeri le risposte burocratiche per favorire gli investimenti e per dare risposte
snelle ai problemi, mentre per Paola
Demagri (Casa Autonomia) il ddl deve avere l"obiettivo di distribuire su
tutto il territorio alloggi dignitosi che non stridano con il paesaggio. Claudio Cia
(Misto) ha ricordato che ben difficilmente un albergatore chiude un albergo per
farne alloggi turistici, ma perché la domanda turistica è calata.
