Il nuovo ddl approvato venerdì dal Consiglio provinciale con 19 voti favorevoli, 8 astenuti e 2 contrari che regola le acque minerali e le cave avrà qualche ripercussione anche in Val di Sole, in particolare riguardo allo stabilimento dell"Idropejo. Il disegno di legge che su proposta dell"assessore allo sviluppo economico e lavoro Achille Spinelli va ad adeguare la legislazione provinciale relativa ai permessi di ricerca e alle concessioni ai principi comunitari di trasparenza e tutela della concorrenza introduce infatti alcune novità come la norma che prevede che le concessioni sulle acque minerali che oggi valgono 132.000 euro non vengano più introitate dai Comuni ma dalla Provincia. Una norma che già durante il dibattimento in Consiglio provinciale è stata contestata dai gruppi consigliari del Patt e del Pd che si sono astenuti considerando gravissimo espropriare dei canoni gli enti locali.
Sul tema ritorna oggi il consigliere Ugo Rossi. «Qualche
giorno fa il governo del cambiamento in peggio ha fatto una legge per aumentare
(di poco) il canone delle concessioni per acqua minerale, che per la Val di
Sole significa Acqua Pejo, e regolare le procedure "“ commenta l"ex governatore
-.
Fin qui tutto bene. Peccato che la legge ha cambiato la regola di prima che
prevedeva che il canone andasse al Comune. Ora il canone va alla Provincia! Abbiamo
chiesto come mai? Spinelli ha detto che i bilanci piangono e che la vita
dell"amministratore diventa dura. Ma ha assicurato che per i Comuni arriverà
una quota di quella risorse». In Consiglio provinciale Rossi aveva ricordato come il Consiglio delle autonomie locali avesse stabilito che
le concessioni dovessero rimanere ai Comuni. «Non regge la motivazione della
semplificazione burocratica "“ aveva affermato -, anche perché la vita degli
amministratori è difficile e questa non può essere la scusa per dire: "incassiamo noi i canoni e poi verranno girati ai Comuni".
Una
sorta di apoteosi di cosa significa dire una cosa e farne un"altra. I trentini
pensavano che il centro destra avrebbe lasciato i soldi ai Comuni. Invece,
questa norma è degna del peggior centralismo e nessuno ha spiegato il perché». Sul tema anche il consigliere Alessandro Olivi aveva dichiarato
l"astensione del Pd perché la legge poteva andare incontro alle autonomie
locali e invece si è limitata ad adeguare la normativa alle direttive Ue,
aggiungendo che sulle acque minerali espropriare i Comuni dei canoni è
gravissimo.
