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Il Giro non passa, lo vediamo in bianco e nero

sab 04 mag 2024 14:05 • By: Alberto Mosca

Sabato 4 maggio parte la corsa rosa numero 107. E noi rievochiamo grandi tappe nostrane

VAL DI SOLE. Oggi parte da Venaria Reale l’edizione numero 107 del Giro d’Italia. In attesa di vedere se qualcuno potrà infastidire il predestinato trionfatore Tadej Pogacar, con dispiacere vediamo che nessuna delle 21 tappe passerà sulle strade delle valli del Noce.

E allora noi vi mostriamo tre immagini entrate nella storia del ciclismo nostrano. Era il 7 giugno 1969 quando Vittorio Adorni tagliava per primo il traguardo della Cavalese-Folgarida, 22° tappa del 52° Giro d’Italia, che il giorno successivo, all’arrivo dell’ultima tappa, sarebbe stato vinto da Felice Gimondi. Sul traguardo di Folgarida Adorni, con la maglia iridata di campione del mondo, staccò di 42” Vladimiro Panizza, mentre la folla assiepata sui tornanti sosteneva con entusiasmo Claudio Michelotto, di Roveré della Luna, che in quel Giro arrivò secondo, vincendo la maglia verde del Gran Premio della Montagna e la 21° tappa con arrivo a Cavalese, il giorno precedente l’arrivo a Folgarida. Fu la consacrazione per la stazione in quota nata nel 1965. Il giorno dopo la corsa rosa ripartì da Malé per l’ultima tappa, con destinazione finale Milano.

Con un salto nel tempo arriviamo a un altro arrivo leggendario, quello del Giro del 2015: a Madonna di Campiglio sul traguardo arrivarono due spagnoli: Mikel Landa che tagliò per primo il traguardo e Alberto Contador che mise il sigillo sulla sua vittoria finale al Giro d’Italia, con un ricordo speciale per il pirata Marco Pantani



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