TRENTO. Ben 40 esercitazioni interforze e circa 430 manifestazioni ed eventi per il sistema della Protezione civile del Trentino, che si appresta a vivere la sfida delle Olimpiadi 2026. Ecco la fotografia emersa questa mattina durante lo scambio di auguri natalizio in sala Depero, alla presenza dei rappresentanti delle diverse strutture operative. Un momento di confronto che ha riunito le diverse realtà che fanno capo al Dipartimento protezione civile, foreste e fauna, le organizzazioni di volontariato, le forze dell’ordine, gli enti locali e i rappresentanti istituzionali, a conferma di un modello fondato sulla sinergia e sul coordinamento tra competenze diverse. “È stato un anno importante, fatto di lavoro quotidiano e di preparazione allo straordinario. In vista delle Olimpiadi, a 50 giorni dall’avvio, emerge chiaramente quanto l’organizzazione della protezione civile sia efficace. Senza questo sistema integrato non saremmo stati in grado di affrontare sfide di questa portata” ha sottolineato il presidente della provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti, nel rendere merito alle operatrici e agli operatori del grande impegno profuso anche quest’anno.
Al suo fianco sono intervenuti l’assessore provinciale Giulia Zanotelli, che coordina la Commissione Protezione civile in seno alla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, il dirigente generale del Dipartimento Protezione civile, foreste e fauna Stefano Fait e il commissario del Governo, Isabella Fusiello.
L’assessore Zanotelli ha richiamato il legame tra autonomia, prevenzione e formazione: “La protezione civile è uno degli elementi più qualificanti della nostra autonomia ed è guardata anche fuori provincia con grande attenzione. Il lavoro quotidiano a fianco delle comunità e dei sindaci, insieme all’impegno sulla prevenzione e sulla formazione per residenti e ospiti, è fondamentale per affrontare i rischi del territorio e della montagna trentina”.
Parole di apprezzamento sono arrivate anche dal commissario del Governo Fusiello, che ha sottolineato il valore del modello trentino a livello nazionale: “Rappresentate un sistema solido e capace di dare il meglio di sé lavorando insieme”.
“La caratteristica della nostra protezione civile è quella di essere un sistema – ha spiegato il dirigente generale Stefano Fait – composto da tanti elementi e da divise diverse. Coordinarlo non è semplice, ma i numeri dimostrano che è un sistema che cresce: quest’anno abbiamo sfiorato le 430 manifestazioni, con un aumento di 50 unità rispetto allo scorso anno, e mantenuto un alto livello di addestramento con circa 40 esercitazioni interforze. Anche in vista delle Olimpiadi, nessuno si è tirato indietro: abbiamo messo in campo oltre 39,5 milioni di euro tra opere e programmazione, grazie a un impegno condiviso da tutti”.

