gio 13 feb 2020 • By: Alberto Mosca
Questa è la storia di una bambina che a sei anni si è innamorata. Di Mario Draghi.
Correva il novembre 2014, ai tempi del dibattito su cosa sarebbe stato meglio l’Europa tra austerità economica e politiche espansive di crescita: Margherita, sei anni e tanta voglia di conoscere tutto, già capace di leggere con una notevole fluidità , si accorse che sulle banconote in euro di un suo gioco (un registratore di cassa da negoziante) figurava un nome, “Mario Draghiâ€.
Non capacitandosi di come avesse fatto a firmarle tutte, nacque un’ammirazione per il presidente della Bce, tale da renderlo in breve un mito. “Valgono di piùâ€, il commento ripetuto nel momento in cui cominciò a scrivere il proprio nome sotto a quello del nuovo beniamino.
Caso volle che l’orgoglio paterno, unito ad una non comune faccia di bronzo, portasse il genitore a raccontare questa storia a… Mario Draghi. Una mail alla segreteria, un po’ per gioco, un po’ per far piacere alla bambina, un po’ per vedere come sarebbe andata a finire.
Appunto.
Immaginatevi la reazione di entrambi quando, una decina di giorni dopo, portai a Margherita la nuova che il presidente aveva risposto, ringraziando la piccola per la sua ammirazione e chiedendo un indirizzo per inviarle un piccolo omaggio.
Inutile dire che l’attesa divenne ogni giorno più spasmodica. Arriverà ? Si ricorderà ? Si smarrirà nella spedizione?
Insomma, fu uno dei Natali più belli della sua vita. La solenne bustona firmata Bce conteneva matite colorate, alcune penne e una spilla con il marchio della Banca Centrale Europea e, soprattutto, una banconota con la firma, la seconda, del Presidente Mario Draghi. Wow. Entusiasmo alle stelle e una richiesta solenne al sottoscritto: “Ricordati! La prossima volta che vai a votare per quelli che fanno la politica, vota per Mario Draghi!â€
Sono passati sette anni, la piccola non è più tanto piccola, ma questo ricordo unico le rimarrà per tutta la vita.
E allora auguri Presidente, il da fare non le manca.Riproduzione riservata ©